Dichiarazioni
Marco Simone: «Rennes? Occhio a Kalimuendo. Leao incide creando»
Intevistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport“, Marco Simone ha parlato in vista della sfida odierna di Europa League, tra Milan e Rennes. Di seguito, le sue affermazioni:
«Rennes? Squadra dinamica, di qualità. Veloce, molto forte fisicamente. E con un ottimo allenatore che ha idee interessanti e poco “francesi”: Stéphan non lavora solo di transizione, anche se i suoi giocatori sono bravissimi a ripartire, ma costruisce, gioca»
Uomini da tenere d’occhio? «Kalimuendo fa la differenza. E Santamaria, che ho lanciato quando allenavo il Tours: grandissimo lavoratore dai piedi buoni. Ecco, più che dei singoli mi preoccuperei del loro modo di stare in campo. E della loro solidità: non perdono da 8 partite. Di fronte però avranno un Milan in grandissima salute, psicologica e fisica, una squadra che sta viaggiando a ritmo scudetto. Senza quel mese un po’ così, oggi il Milan starebbe incollato all’Inter»
E il Rennes, in Serie A, dove starebbe? «Subito dopo le prime 4-5. Può sembrare un nome non particolarmente eccitante a livello internazionale, ma in Francia è sempre stata una bella realtà, e negli ultimi anni è cresciuta molto. Dovessi paragonarla a un’italiana dei miei tempi direi la Samp: una squadra che ha potenzialità per dare fastidio alle favorite»
Per Pioli, il Milan in Europa League non lo è: ha scelto Leverkusen, Liverpool e Atalanta: «Parole che suonano un po’ stonate. In Champions il Milan non poteva essere una favorita, ma in Europa League lo è assolutamente. E il merito ovviamente è anche di Pioli, che da quando lo allena sta facendo benissimo»
Lei lo confermerebbe? «Sul mercato ci sono alternative intriganti come Conte, e a me piacerebbe vedere un giorno De Zerbi sulla panchina del Milan, perché è il tecnico che apprezzo di più. Pioli però lo terrei, sta facendo un ottimo lavoro anche in questa stagione. Sarei curioso di – continua Simone – vederlo all’opera con più armi a disposizione, magari con un attaccante forte ma giovane»
Qualche idea? «Se parliamo di talenti, farei una riflessione su De Ketelaere: era e si sta dimostrando un talento, complimenti a chi lo ha preso. Andava aspettato. Aveva tutto per diventare un big come Maignan, Theo e Leao»
A proposito di Rafa: come si spiega la sua crisi di gol? «Chi si aspetta da lui 20 gol a stagione è fuori strada. Leao è un giocatore da 40 assist e 9-10 gol, e gli assist pesano quasi quanto i gol. Non gioca vicino all’area, non riceve, ma quando parte dalla metà campo è devastante»
Avvicinarlo alla porta sarebbe impensabile? «Io ho sempre giocato da seconda punta, però dopo il ritiro di Van Basten diventai centravanti e segnai 21 gol, mai così tanti in una stagione al Milan. Un tentativo – conclude Simone – con Rafa, in effetti…»