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Maignan, sei Magic anche in Europa!
Una parata, quella dell’estremo difensore rossonero, che vale i quarti di Champions
Mike Maignan si è ripreso il Milan e l’ha portato ai quarti di Champions League. Sulle ali dell’Aquila Magica, i rossoneri sono approdati sicuri lì dove non atterravano da 11 anni, che calcisticamente parlando sono un’eternità. Il portierone francese, evidenzia la Gazzetta dello Sport, quest’anno ha vissuto una delle stagioni più difficili della sua carriera: due infortuni consecutivi lo hanno tenuto lontano dai campi per 161 giorni, durante i quali si erano scatenate le bufale più fantasiose sulle cause che lo costringevano ai box.
Poi, finalmente, il grande momento è arrivato: contro l’Atalanta è tornato ad occupare quella porta che aveva difeso talmente bene stagione dello scudetto da meritarsi il titolo di miglior portiere della Serie A. La sua personalità fortissima si è fatta sentire immediatamente: il Milan non ha soltanto ritrovato i suoi lanci millimetrici a lunga gittata, ma anche carisma e sicurezza proprio nel luogo fisico dove servono i nervi più saldi.
Nella ripresa ha alzato le manone per deviare sopra la traversa un tiraccio di Hojbjerg. Ma è nei minuti di recupero che si è superato, con un intervento da autentico campione, quando s’è disteso a deviare una gran testata ancora di Kane: Conte, sconsolato, osservando il volo dell’Aquila Magica ha allargato le braccia, come a riconoscere che contro uno così non c’era niente da fare. In mezzo, uscite sicure, appoggi precisissimi a trenta o quaranta metri di distanza, personalità da vendere in mezzo all’area che si faceva sempre più intasata.
Finalmente, quando l’arbitro Turpin ha emesso i tre fischi, è esplosa tutta la sua gioia, come quella dei compagni di squadra, della panchina, dei tremila e passa tifosi rossoneri che avevano deciso di investire soldi e passione nella trasferta londinese, credendo nei ragazzi della via Pioli, che non li hanno traditi. E bello è stato, a proposito di Pioli, l’abbraccio che il tecnico s’è scambiato con Maignan, entrambi strafelici.
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