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L’esercito di Pioli: quante armi per fare male. Leao, Pulisic…
Sono già passati due mesi da quando il Milan di Pioli perdeva il suo leader a centrocampo Sandro Tonali, direzione Newcastle.
Eppure da quel giorno molte cose sono cambiate e, nell’arco temporale che ci separa dagli inizi di luglio, Pioli è stato in grado di assemblare una vera corazzata con le “armi” a lui concesse dalla dirigenza.
Molti i volti nuovi a Milanello: Pulisic, Reijnders, Loftus-Cheek, Chukwueze, Okafor…
Moltissime anche le riconforme tra i senatori della squadra.
Su tutti Rafael Leao, fresco di rinnovo con il Milan e con la 10 sulle spalle.
Pioli è stato in grado in questo poco tempo di creare una macchina che sembra lavorare in maniera perfettamente in linea con le sue idee di gioco.
Loftus-Cheek ha portato chili e centimetri. Reijnders ha portato idee, verticalità, qualità e corsa.
Pulisic e Chukwueze hanno rinforzato una corsia di destra che ora mette paura alle difese avversarie per qualità e imprevedibilità.
Basti pensare che tra i nomi appena citati, nelle prime due di campionato, entrambi i nuovi centrocampisti hanno a referto un assist e Pulisic si sta prendendo il popolo rossonero a suon di gol e giocate.
Siamo solo alle fasi di rodaggio di quella che potrebbe diventare una vera e propria corazzata, guidata dalle idee tattiche di Mister Stefano Pioli.
Sebbene però le scelte offensive siano aumentate vertiginosamente, il Milan continua ad aver bisogno del suo vero fuoriclasse: Rafael Leao.
Giocate, rigori procurati, assist e tanto sacrificio in fase difensiva nelle prime due gare di Serie A per l’esterno portoghese.
Rafael Leao è sempre più leader della sua squadra e Pioli lo sa: mai negli ultimi anni Rafa aveva terminato una partita con i crampi per aver corso troppo.
Fa ancora più riflettere che siano state tante le rincorse agli avversari, per aiutare in fase difensiva.
Un giocatore ancora alla ricerca del primo gol stagionale, ma che sta dimostrando la sua importanza nello scacchiere rossonero.
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