ALLA RICERCA DEL GOL – Dopo essere andato a secco contro la Fiorentina e nella grande prova con il Tottenham, Rafael Leao proverà a ritrovare la strada del gol a San Siro con la Salernitana. L’attaccante portoghese è il primo riferimento delle ripartenze e dello sviluppo offensivo della squadra allenata da mister Stefano Pioli: assente per squalifica a Firenze, il Milan ha perso 2-1, buttando una grande occasione per restare fra le prime quattro in classifica. A Londra, il Diavolo non è andato oltre lo 0-0 e, tra i peggiori, c’era proprio il numero 17 rossonero che non ha convinto. Adesso il club di via Aldo Rossi ha un’altra grande opportunità: l’Inter ha perso 2-1 con lo Spezia (tra i marcatori c’è lo stesso Daniel Maldini) e, in caso di vittoria, il Milan aggancierebbe a quota 50 punti i nerazzurri.
Motivo per cui sarà importantissimo mandare il campo la migliore versione di Leao: i suoi sprazzi, le sue accelerazioni, i suoi dribbling e visione di gioco possono fare di tanto la differenza. Il gol manca da gennaio, più precisamente in occasione di Lecce-Milan dello scorso 14 gennaio. Il portoghese firmò il pareggio definitivo per i rossoneri, andati sotto di due gol in un Via Del Mare gremito di tifosi giallorossi.
Piovono critiche per Leao
Di certo le ultime prestazioni del lusitano hanno fatto storcere il naso a molti, che hanno dato libero sfogo alle proprie considerazioni. Primo fra questi è Antonio Cassano che ha parlato così alla BoboTv: In queste partite la differenza la fanno giocatori come Kakà, Rui Costa, Shevchenko, Crespo. Leao in Italia ha fatto quattro mesi e sta facendo fatica, in Italia. Immaginate in Coppa dei Campioni, non te la fanno mai prendere perché lì sono degli animali come te. Qualitativamente lui deve giocare solo largo a sinistra, dove deve riuscire a vedere il giocatore e giocare uno contro uno e se la butta avanti. Se tu però incontri un giocatore di grande fisicità e corsa, lui fa fatica. Non ha la qualità immensa o l’idea del campione per poter fare l’uno due, per poter giocare spalle alla porta, giocare tra le linee, imbucarti. In queste partite qua fa una grande fatica“.
Finendo poi con Marco Tardelli, ex Campione del mondo: “Contro il Tottenham di Conte non era certo facile, ma il Milan di Pioli non è andato là a difendersi o a gestire il risultato bensì a fare la partita. Se dovessi trovare una nota negativa, – continua Tardelli – direi che è stata la fragilità di Leao in questo momento così importante. Con Leao in forma i rossoneri possono puntare alla vittoria finale, senza la sua energia la vedo difficile“
… e il rinnovo?
L’ex Lille deve fare i conti non solo per questioni intra campo, ma anche fuori dal rettangolo verde. Infatti, rimane in stand-by la sua situazione contrattuale con il Milan. Leao è in scadenza nel 2024 e il club rossonero non vuole, e non deve, più permettersi di perdere giocatori di tale calibro a zero. Motivo per cui, questi mesi saranno importanti per dare una svolta, in un senso e nell’altro, a questa vicenda. Con il passeggio del Milan ai quarti di finale di Champions League, la somma complessiva guadagnata fino a qui è di circa 71,4 milioni di euro (resta da contare la cifra dei biglietti venduti al botteghino). Un bel gruzzoletto che può essere investito anche per agevolare il rinnovo del lusitano.
Come riporta la “Gazzetta dello Sport“, le richieste di Leao sono le seguenti: 7,5 milioni, più 2 di bonus alla firma, e altre agevolazioni legate a presenze e obiettivi; in ultimo, ma non per importanza, è ben accetta una mano (economica) per il pagamento della famosa multa allo Sporting Lisbona. Facendo due calcoli e tenendo in considerazione il suo Decreto Crescita, gli emolumenti al lordo graverebbero per poco di 10 milioni a stagione: una cinquantina in tutto. A questo punto sorge spontanea una domanda: ne vale la pena?
