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Le carte trovate dalla GdF confermano: il fondo PIF vuole il Milan
L’idea di un Milan globale, con una proprietà divisa tra l’America e il Medio Oriente, emerge dal decreto di perquisizione a carico dei quattro indagati nell’ambito della cessione del club rossonero dal fondo Elliott a RedBird. E il fondo PIF è indicato come l’investitore destinato a entrare nella proprietà del club. In un documento specifico, scrive la “Gazzetta dello Sport“, si fa riferimento a un finanziatore, PIF appunto, a cui andrebbe «il 41,7% delle quote tramite il riacquisto dell’80% del Vendor Loan per 487,5 milioni di dollari».
Il Vendor Loan è il prestito da 550 milioni, rimborsabile in tre anni con un tasso d’interesse vantaggioso, che RedBird ha ricevuto da Elliott. Questo significa che Cardinale, entro fine 2025, dovrà restituire al fondo di Singer circa 665 milioni, interessi compresi. La quota che PIF avrebbe rilevato da Elliott sarebbe stata convertita in equity, facendo del gigante saudita il secondo azionista del Milan. Questo nonostante nei giorni scorsi dalla proprietà del Milan siano arrivate smentite al possibile ingresso di PIF. «Noi lavoriamo e siamo focalizzati sui risultati da portare nel Milan. Sono speculazioni, non c’è nulla di vero su possibili nuovi soci», aveva detto l’AD rossonero Giorgio Furlani.