Dichiarazioni
Lazio-Milan, Lotito a muso duro: «Chi è Di Bello?»
Il presidente biancoceleste non ci sta
Claudio Lotito, numero uno della Lazio, ha parlato davanti ai microfoni di Dazn nel post partita di Lazio-Milan. Ecco le sue parole:
“Mi sento di dire che, quando il gioco assume questi connotati, ci devono essere organismi altri preposti per fare queste valutazioni. Vuol dire che manca l’affidabilità del sistema e quando ciò succede servono istituzioni terze che mettano fine a queste situazione. Oggi, secondo me, c’è un famoso limite oltre il quale non si deve mai andare. Oggi sono stati superati tutti i limiti possibili immaginabili. La squadra si farà valere nelle sedi preposte per quello che tutti hanno visto. Se il sistema non è in grado di garantire l’affidabilità del sistema ci si debba porre dei punti interrogativi. Ci faremo valere in altre istituzioni”.
A quali episodi si riferisce? “Non faccio l’arbitro. L’arbitro deve capire qual è il punto di equilibrio e il punto di rottura. Mi pare che oggi i punti di mediazione non sono concepibili”.
Ha parlato con Di Bello? “Con gli arbitri non parlo. Non so chi sia Di Bello, da dove venga. È giunto il momento che la Lega abbia una condizione terza fuori dal sistema. Oggi mi pare che rispetto delle regole e merito siano venute meno. Oggi è stata una sconfitta forzata. Storia di una morte annunciata. So a quali istituzioni bisogna rivolgersi e con quali mezzi intervenire”
LEGGI ANCHE: Post Lazio-Milan, Pioli: «Non commento Cardinale. Vittoria meritata»