Intervenuta con una storia sui proprio canali social, la Curva Sud di Milano accusa e si scontra sui social contro gli ultras della AS Roma. Il riferimento va al giovane Antonio De Falchi, tifoso giallorosso morto nel 1989 a Milano, dopo essere stato brutalmente picchiato da un gruppo di ultras rossoneri. Di seguito, le parole pubblicate dalla Curva Sud:
«BENEMERITA ASR ULTRAS, che il vostro declino sia vertiginoso è cosa risaputa ormai da anni, ma con gli ultimi striscioni avete ampiamente varcato la soglia del ridicolo. Capiamo il nervosismo dettato da striscioni rubati e il collezionare puntualmente pessime figure in quei pochi episodi di scontri che vi hanno visto protagonisti, ma inventare cori infanganti la memoria di De Falchi è sintomo di stato confusionale. Tutta Italia sa bene che uomini siamo, e allo stesso tempo sa perfettamente che schifezza di gente siete voi quindi i vostri striscioni hanno il valore della carta igienica. Per quanto riguarda De Falchi sono passati 3 generazioni e da 35 anni gridate vendetta e le sole azioni che fate contro di NOI sono striscioni e scritte sui muri. Lasciatelo riposare in pace fate più bella figura.
[…] Vi rifugiate dietro la scusa della scorta per celare il vostro ormai cronico immobilismo: Roma è ormai una gita da anni e anziché rifugiarvi dietro le solite chiacchiere fate più azioni, se ne siete capaci, e meno striscioni che state preparando mentre noi arriviamo all’Olimpico. Imparate a mettere la faccia, mitomani buffoni, perché siamo stufi di vedervi solo dalle ginocchia in giù, dietro i vostri striscioni. Attendiamo con ansia risposta con striscione e pubblicazione sulle pagine social! Mentalità romana. La curva di spie e di guardie»
