Connect with us

Dichiarazioni

“Krunic? Giocatore normale, non fa la differenza”, il rimprovero del giornalista

Intervenuto nel corso della trasmissione “La Fontana di Trevi” di Cronache di Spogliatoio, Riccardo Trevisani fa il punto sul Milan, concentrandosi sulla gestione intorno a Rade Krunic. Di seguito, le sue affermazioni:

Su Musah si può lavorare molto, anche perché è nel reparto in cui secondo me il Milan è scadente, uso questa parola volontariamente, a centrocampo. Non parlo di Reijnders o di Loftus-Cheek, e nemmeno dello stesso Musah. Ma il titolare è e sarebbe stato per 38 partite se fosse stato bene, Rade Krunic. Krunic è un giocatore super-normale, importante, ma che non fa la differenza da nessuna parte. È buono per fare la riserva di un giocatore forte, allora mi sta bene. Se – continua Trevisani – fa la riserva di Bennacer o di Tonali lo accetto, ma se fa il titolare per 38 partite e sei in difficoltà adesso perché si è infortunato, vuol dire che la squadra l’hai costruita male. C’è qualcosa che non va. Poi io credo che tutte le squadre siano manchevoli di qualcosa, come la Juve a cui manca qualità in mezzo o l’Inter corta davanti. Ma oltre a guardare i problemi, bisogna guardare anche quello che si ha

Krunic
Segui soloxmilanisti.it su Instagram! Oltre 28mila follower ti aspettano! 🔴⚫️

Trevisani parla di Rafael Leao


Parliamo del giocatore più forte del Milan che è Leao, che ha passato una settimana surreale. Questa cosa qua 20 anni non fa sarebbe successa, ma poi ‘hanno acceso l’Internet’, che fa parlare tutti. E quindi si è deciso che Leao è un problema, che Leao surfa, che Leao ride, che Leao sbaglia i gol, che Leao prende in giro i tifosi del Milan dopo il derby e che Leao è quello che non si impegna quando il Milan è in difficoltà.
Nelle 25 partite in cui Leao ha fatto gol, il Milan ne ha vinte 23: è ‘leggermente’ il giocatore più decisivo della squadra, perché anche quando non segna è decisivo. Contro il Newcastle in pochi hanno notato che non era facile colpirla d’interno… La sua genialità gli ha suggerito di colpirla di tacco, ma è stata una cazzata. Però, è una scelta che sta dentro al talento immenso di quel giocatore che poi si mette la fascia di capitano e decide Milan-Verona
. Se vogliamo imputargli qualcosa imputiamogli il gol che sbaglia sul cross alla Beckham di Florenzi: lì un attaccante prende lo specchio della porta. Io lì mi arrabbio con la sua concretezza, ma non quando fa il colpo di tacco. Voi non capite neanche quando molina le gambe e salta sei avversari. L’azione parte: stop di petto, tacco per Pobega, palla per Leao che ne salta quattro e prova il tacco. L’azione è sua e decide come cavolo la vuole finire. Lasciatelo stare, perché questo con una risata vi seppellirà

LEGGI ANCHE: Verso Cagliari-Milan, le probabili formazioni: attacco inedito

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Advertisement

APPROFONDIMENTI

More in Dichiarazioni

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial