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“Il Milan mi chiese Belotti in prestito”. Ecco cosa andò storto…
Intervistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport“, Urbano Cairo, presidente del Torino, parla della trattativa intavolata con il Milan per il trasferimento di Andrea Belotti. Trasferimento, però, che non si concretizzò mai. E Cairo spiega il motivo:
“Belotti voleva andare al Milan, ma Fassone me lo chiese solo in prestito“
Come spiegano i colleghi di “Tuttomercatoweb“, non andò proprio così. Belotti al Torino era sì operazione chiusa in prestito oneroso con diritto/obbligo di riscatto, ma l’obbligo di riscatto da parte del Milan sarebbe scattato alla prima presenza ufficiale. In pratica, il calciatore classe ’93 era stato ceduto per una cifra complessiva da 58 milioni di euro così distribuita: 2 milioni di euro per il prestito oneroso, più 56 milioni che sarebbero stati pagati nei successivi cinque anni. Per far scattare l’obbligo, come accennato poc’anzi, sarebbe bastata una sola presenza ufficiale in rossonero.
Belotti al Milan avrebbe guadagnato poco meno di cinque milioni di euro netti a stagione. E il Torino, al suo posto, avrebbe preso dalla Sampdoria Duvan Zapata per 16 milioni di euro: il centravanti colombiano seguì tutta la trattativa Torino-Belotti-Milan da spettatore interessato, salvo poi andare all’Atalanta una volta sfumato l’affare a cui era collegato il suo trasferimento.
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