Dopo il deludente pareggio in casa contro il Milan e la sconfitta al Tardini con il Parma, il squadra e la società rossonera sono state duramente criticate. In tutto ciò, non si salva neanche Zlatan Ibrahimovic, colui che sembrava così intoccabile. Sia chiaro, non è un atto di lesa maestà, perché anche un’icona come Paolo Maldini non è stato risparmiato dalle critiche. E questo è il prezzo da pagare quando si passa dall’essere un leader dello spogliatoio a diventare il dirigente di riferimento dell’area sportiva del Milan. Essenzialmente Zlatan è oggetto di critiche perché viene visto come l’incarnazione delle scelte estive del club, soprattutto sulla questione legata all’allenatore. Dove tutti si sarebbero aspettati una scelta di alto profilo come Antonio Conte, finito poi a Napoli, Roberto De Zerbi, oggi al Marsiglia, e Sergio Conceiçao, ancora svincolato, alla fine è arrivato Paulo Fonseca.
E va osservato anche che, scrive e riporta “Tuttosport“, come Ibrahimovic, tra post criptici, escursioni in montagna con Ambrosini e relative gag social, assenza più o meno costante da Milanello nel seguire il lavoro della squadra, non abbia osservato il decalogo del buon dirigente di una società di calcio di alto livello. Insomma, considerata la situazione nella quale si ritrova attualmente il Milan dopo le prime giornate di campionato, c’è bisogno della svolta. E questa svolta può darla solo una personalità come quella di Ibrahimovic.
