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Hansi Muller: «Vedo bene Guirassy al Milan»
L’ex interista dice la sua su Guirassy
Hansi Muller, ex attaccante dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per parlare di Guirassy, obiettivo di mercato del Milan. Ecco le sue parole:
Che tipo di giocatore è l’attaccante, obiettivo del Milan? «Uno dei più completi che io abbia mai visto. Se vedete i suoi gol, soprattutto i primi, sono tutti diversi. Di alta classe: c’è tecnica, coraggio, ci sono le finte o la freddezza sui rigori, i colpi di testa, un pallonetto sul portiere. Insomma un gol più bello dell’altro. Credo poi che oltre a queste capacità, lui è diventato un leader nella squadra, si occupa dei giovani, alcuni parlano francese e lui dialoga».
Al Milan sotto questo aspetto non avrebbe difficoltà: i francesi sono cinque… «Certo. Quando Guirassy arrivò da giovane al Colonia, il centravanti era Modeste che lo aiutò molto, non solo per lingua. Guirassy non ha dimenticato questi insegnamenti e nello stesso modo aiuta i ragazzi nello spogliatoio: dà consigli, li calma, sente la responsabilità e la prende, si occupa degli altri. E questo lo fa crescere ancora di più».
Carattere? «Mi dicono che sia un tipo simpatico, non si rende importante. Come si dice in italiano, non se la tira. Né come uomo, né come giocatore. Sarebbe una perdita molto importante per lo Stoccarda».
È pronto per partire? «Dipende da cosa vuole lui veramente. Se pensa: ho 27 anni, è l’ultima possibilità di andare in una grande, guadagnando il doppio o il triplo, lo potrei capire. Perché non sai cosa succede dopo, magari ti fai male, non torni più su quel livello, o la squadra sta calando. Tante incognite. Però lui mancherà, dovesse andarsene».
Può giocare insieme a Giroud? «Se la gente si chiede queste cose, torno al discorso-Beccalossi»
Cosa c’entra, Muller, Beccalossi? «Quando arrivai all’Inter, la domanda era simile. Ma se tu hai giocatori che sanno giocare a pallone, c’è sempre una soluzione per farli stare insieme. Io e lui ci siamo voluti bene, altrimenti non giocavamo a carte fuori dal campo. Quelli bravi devono giocare insieme. E poi Guirassy ha molte altre qualità».
Tipo? «È flessibile, ha un modo di vedere e leggere il gioco incredibile, e poi ha esperienza. Unendo talento a responsabilità e comportamento con la squadra – qui a Stoccarda è amato da tutti – può giocare con chiunque».
Perché, Muller, è sbocciato tardi? Sta facendo una stagione eccezionale o il suo livello è questo? «Doveva esplodere perché lo Stoccarda sta giocando un calcio diverso. Per esempio, ha 5 mancini e una flessibilità incredibile a cui gli avversari non sono abituati. Il centravanti dipende più di tutti dalla squadra».
Lei da dirigente prenderebbe Guirassy? «Lui rende anche nel Milan, nel Liverpool, nel Real Madrid. Ma solo se lo si rispetta e gli si fa fare quello che lui vuol fare. Discorso futuro, io non posso sapere se il Milan farebbe tutto questo. Ma qualsiasi società lo prendesse, non potrebbe sbagliare. Ha mostrato le sue capacità, non spariscono. Però ci deve essere amalgama e non invidia dagli altri. È un tipo molto sensibile. A Stoccarda l’atmosfera nella squadra è eccezionale. Sul discorso del Milan poi, se posso permettermi…»
Prego «Da ex interista: se il Milan prende Guirassy, complimenti e rispetto. Allora io consiglierei all’Inter di prendere Florian Wirtz, perché è il miglior giocatore della Bundesliga». L’altra Milano, se è in ascolto, veda come rispondere a un suo grande ex.
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