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Footmercato, Milan-Ibrahimovic: sarà divorzio a fine stagione

DIVORZIO – I punti interrogativi del futuro rossonero sono molti e diversi, per questo motivo sarà importante prendere le giuste decisione e ripartire nuovamente da zero. Il grande problema del club di via Aldo Rossi resta l’attacco: anche ieri, con un San Siro gremito di tifosi milanisti, il Diavolo non è riuscito a incidere e ha portato a casa un pareggio (0-0) che sa molto di sconfitta contro l’Empoli. Le prove di Divock Origi e Ante Rebic non hanno dato i frutti sperati e i loro futuri sono sempre più in bilico. Non solo i loro, però. Infatti, il Milan si interroga anche su quello di Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese, dopo più di un anno fermo ai box, è riuscito nell’impresa di diventare il marcatore più anziano di tutta la Serie A. Poi, però, Ibrahimovic ha dovuto fare i conti con un altro infortunio, questa volta rimediato nel ritiro con la Nazionale svedese. Perciò, riporta “Footmercato“, il gigante di 41 anni non dovrebbe rinnovare il contratto con il club rossonero, proprio a causa dei tanti problemi fisici. Sembra, perciò, giunta a termine la grande storia d’amore fra la squadra milanese e Ibrahimovic.

Ibrahimovic
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Ibrahimovic non rinnova, ma il problema turn-over va risolto

Tra il Milan titolare e quello delle riserve c’è un abisso. La partita di ieri sera, durante la quale i rossoneri non sono riusciti ad andare oltre il pari contro l’Empoli, lo ha confermato ancora una volta: come se ce ne fosse bisogno. Un gol con il braccio e poco altro: Giroud e tutta San Siro fanno festa, prima che le telecamere tv inquadrino un tocco irregolare di Olivier. Vantaggio cancellato. Il Milan non produce altri colpi che riescano ad abbattere il muro avversario: la squadra B, quella iniziale imbottita di riserve, crea solo qualche crepa con Rebic e Tonali, ma la resistenza non crolla neppure quando Pioli prova a picchiare con Leao, Diaz e Giroud.

La squadra fa presenza in area di rigore ma senza centrare l’obiettivo: anzi, ne manca due insieme. Uno: le seconde linee che avrebbero dovuto avanzare, e mettere in guardia i titolari, falliscono. Due: fallisce la squadra, che buca la vittoria e si espone al recupero in corsa della concorrenza Champions. A proposito di Europa: per mercoledì, di nuovo qui vanno ritrovati i gol.

 Giroud ha sommato oltre 50 partite negli ultimi dodici mesi, considerati gli impegni con il Milan e la nazionale francese. Ma, si è ormai capito, non può permettersi di rifiatare. Non ha alternative all’altezza: Origi non lo è per un rendimento nettamente sotto le aspettative. Ibra non lo è per questioni fisiche: ieri sedeva dietro le panchine in compagnia dei figli. Al Milan serve altro: in area c’è un vuoto che in estate andrà assolutamente colmato. Contro il Napoli in Champions League servirà tutt’altra prestazione. Magari quella di domenica scorsa. Pioli e i suoi ragazzi lo sanno.

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