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Dichiarazioni

Fonseca: «Non me ne frega un ca**o del nome, se ci sono problemi io ne parlo con il giocatore»

Intervenuto alla conferenza stampa, mister Paulo Fonseca parla alla vigilia di Milan-Udinese, match valido per l’8ª giornata di campionato. Di seguito, le affermazioni del tecnico rossonero: «E’ una statistica che io non ho guardato. Il Milan ha difficoltà nel vincere contro l’Udinese e domani non sarà diverso. L’Udinese gioca bene, è motivata, è una squadra aggressiva. Sarà necessario essere al top»

Come sono andati questi 12 giorni? «Il primo giorno è stato bello, perchè non ho visto nessuno. Ero arrabbiato, dopo queste partite non mi piace vedere nessuno. Abbiamo fatto gli allenamenti con il Milan Futuro e dopo sono arrivati gli altri. Abbiamo fatto quello che dobbiamo fare in una settimana normale. Per me è stato molto importante ieri per parlare quanto successo con la Fiorentina»

Cosa ha detto alla squadra? «Tutto quello che voi già pensate. Io non chiudo gli occhi, abbiamo un problema, dobbiamo affrontarlo. Non chiudo gli occhi sui problemi, magari in altre squadre si sanno di più, io ho affrontato i problemi che abbiamo avuto guardando tutti negli occhi»

La sua leadership silenziosa, per lei, è fraintendibile? «Io non sono un attore. Quello che devo dire, io lo faccio nello spogliatoio, faccia a faccia con i giocatori. Se abbiamo qualche problema non mi frega un cazzo del nome del giocatore, ci parlo e risolvo. Frontalmente e direttamente coi giocatori che hanno sbagliato»

Ci sono state dei dialoghi con Ibra? «Sì, sì. Noi parliamo quasi tutti i giorni, su quello che succede e sulla squadra»

Chi ha sbagliato a Firenze verrà ‘punito’? «Vediamo domani. Io credo nello spirito di squadra, nessun giocatore è più importante del Milan. Dobbiamo prenderci la responsabilità quando sbagliamo»

La critica che le viene mossa è che non ha in mano lo spogliatoio… «Non ho bisogno di dimostrare nulla, non sono un attore. Nel calcio oggi c’è tanta necessità di farsi vedere, io invece sono così, dal primo giorno. Fate questa domanda ai calciatori, se sono stato così dal primo giorno o meno»

Sulle parole di Reijnders: «E’ difficile – afferma Fonseca – cambiare tante cose. Per cambiare, stiamo cambiando. Il cambiamento è grande e io devo essere paziente, abbiamo bisogno di tempo. Si iniziano a vedere alcune cose»

Chi prenderà il posto di Theo Hernandez? «Non l’ho deciso»

Sul turn-over: «Magari. In questo momento, abbiamo questa necessità»

Sul cambiamento tattico dei giocatori: «Musah? Può giocare in diverse posizioni. Esterno? Non mi sembra una possibilità»

Su Okafor: «Se può giocare? E’ una possibilità»

Chi indosserà la fascia da capitano? «Io sono arrivato e il Milan aveva già 3 capitani: Calabria, Theo e Leao. Perchè? Perchè sono i giocatori con più partite nel Milan. Io ho rispettato questa cosa. Quello che io penso è che questa squadra ha bisogno di più leadership. Ho bisogno di 2-3 giocatori che possano condividere la leadership. I leader, per me, non sono quelli che mettono di più la faccia»

I calendari permettono di avere quel tempo per cambiare? «Sto lavorando molto per fare crescere la squadra. Non abbiamo tanto tempo, ma stiamo lavorando»

E’ questo il momento cruciale della stagione? «Sono tutti momenti importanti, per questo non penso a lungo termine. E’ più importante domani. Sarà una partita difficile – afferma Fonseca. Bisogna concentrare il giocatore alla prossima partita»

Il cambiamento è difficile a livello tattico o psicologico? «Su ogni piano. Noi possiamo parlare di tattica, ma voi pensate che abbiamo perso contro la Fiorentina per un problema tattico o tecnico? Per me, è di più. Non abbiamo avuto la cattiveria nel primo tempo, la voglia di correre di più della Fiorentina»

E’ possibile vedere Pulisic trequartista e Chukwueze a destra? «Sì. Anche perchè Pulisic non sta giocando»

Su Liberali: «Io credo molto nei giovani che abbiamo. Il Milan ha fatto bene a creare il Milan Futuro, perchè la transizione non è semplice. Liberali ha giocato la pre-stagione contro Real Madrid, Barcellona. Sono partite di pre-stagione, ma per me è stato chiaro che possa essere un giocatore veramente importante. Quando? Non lo so. Ha grande qualità, ma deve seguire il suo progretto di crescita»

Su Emerson Royal: «Lui ha giocato in tante posizioni. Può fare il terzino bloccato, il problema è che non abbiamo utilizzato questa struttura, quindi deve fare il corridore. Vediamo se possiamo farlo giocare come terzino bloccato»

Su Pulisic: «Devo ringraziare Pochettino per aver liberato i giocatori e per la sua sensibilità. Pulisic stanco? Abbiamo giocato solo 7 partite. Lui è in un grande momento, è stato il più costante»

Si sta divertando? «Mi piacerebbe divertirmi di più. Essere allenatore – afferma Fonseca – non è una cosa divertente, abbiamo momenti. A questi livelli, è difficile avere il sorriso in faccia, ma una cosa la so: io porto la mia passione tutti i giorni. Non è facile, ma ci sono tanti momenti che mi piacciono»

Fonseca
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