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FOCUS – Il Milan e la fine di un ciclo

Foto di @AlexGrapherr per soloxmilanisti.it – Mister Pioli e la fine del ciclo al Milan

ULTIMA PARTITA – Sabato sera andrà in onda l’ultimo capitolo di una saga durata cinque anni. L’avversario è una Salernitana già retrocessa da mesi dopo un’annata disastrosa, ma si sa che San Siro spinge qualsiasi avversario a dare il meglio di sé. Sarà l’ultima partita con il Milan per tre grandi protagonisti dello Scudetto: Olivier Giroud, Simon Kjaer e mister Pioli. Come segno di riconoscenza, la curva Sud interromperà lo sciopero del tifo a partire dall’intervallo del match.

 

 


PRIMA STAGIONE – Cinque anni fa Stefano Pioli prende un Milan in confusione totale che, nel migliore dei casi, si ritrova a lottare per giocare l’Europa League. I tifosi non credono in lui e i primi mesi culminano nella sconfitta per 5-0 in favore di una grande Atalanta. Dopo aver toccato il fondo, il mister riesce a dare un’identità alla squadra, chiudendo la prima stagione al sesto posto dopo un ottimo girone di ritorno. In questa fase è stato fondamentale l’apporto di Zlatan Ibrahimovic, arrivato in gennaio dalla MLS.

APICE – Nell’annata iniziata ad agosto 2020, la squadra riesce a dar continuità alle sue prestazioni, arrendendosi solo a un’Inter più pronta a vincere lo Scudetto. Gli addetti ai lavori parlano di rinascita rossonera dopo anni di oblio, qualcuno pensa stia cominciando un ciclo vincente sulla scia di quelle grandi squadre berlusconiane tra gli anni 90 e gli anni 10 del duemila. E in effetti la vittoria del campionato 21/22 è un momento di gioia pura, di speranze che si realizzano nonostante i pronostici sfavorevoli. Pioli si tatuerà il simbolo del diciannovesimo scudetto sull’avanbraccio sinistro: è il suo primo e unico trofeo da allenatore.

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CADUTA – La gente si esalta cantando “Pioli is on fire“, ma il Milan non riesce più a raggiungere le vette della stagione 21/22. I calciatori sembrano spremuti, arrivano batoste pesanti come il 2-5 in casa contro il Sassuolo. Eppure Pioli riesce sempre a superare i momenti di crisi: i rossoneri giocano un’ottima Champions League e raggiungono le semifinali dopo sedici anni. In campionato le cose non vanno altrettanto bene, ma i problemi societari della Juve evitano al Milan una pesante esclusione dalla massima competizione europea.

ULTIMO ANNO – A fine stagione la società tira le somme e opta per l’esonero di Maldini. La bandiera rossonera aveva senz’altro sbagliato qualche acquisto, ma la decisione crea sconcerto nell’ambiente. È l’inizio della fine. Il Milan si impegna a fare un mercato importante, ma la stagione non va oltre un secondo posto a diciotto punti dall’Inter e l’eliminazione da tutte le coppe giocate. Zero titoli, tanto rammarico e lo sciopero di un tifo che non ha mai smesso di incitare la squadra.

DERBY – Il fattore che più di tutti pesa nelle valutazioni è lo score contro l’Inter. Il derby della doppietta di Giroud è stato decisivo per lo Scudetto, ma è anche il penultimo derby che il Milan è riuscito a vincere. Poi è arrivata l’ultima vittoria il 3 settembre 2022. Sono passati quasi due anni da allora e i numeri dicono sei derby persi consecutivamente. Sei partite perse in maniera netta, comprese le semifinali di Champions. Il malcontento dell’ambiente deriva in gran parte dall’incapacità di contrastare i cugini.

BILANCI – In conclusione, il lavoro di Pioli è stato buono, a tratti eccellente, perché ha preso il Milan in un momento storico oscuro e lo ha riportato nel suo habitat naturale, la Champions League. Il tutto condito da quel magico campionato che rimarrà sempre nel cuore dai tifosi rossoneri. Purtroppo però le storie d’amore finiscono e, se non lo si capisce in tempo, l’amore si trasforma in logorio, poi in disprezzo. Sabato andrà celebrato quell’amore che ha mobilitato la folla per anni: ci si saluterà con affetto prima che ognuno imbocchi la sua strada.

LEGGI ANCHEMilan, si respira aria di cambiamenti: i tifosi fremono

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