Dichiarazioni
Esclusiva SXM, Balzano Prota: «Milan-Juve una sfida equilibrata. Può essere la gara di Reijnders»
Intervistato dalla nostra redazione, Pietro Balzano Prota, noto giornalista ed opinionista rossonero, ha parlato in vista dell’attesissima sfida di campionato tra Milan e Juventus. Con un match che si appresta a essere determinante per le sorti della classifica e per il proseguo del campionato, ecco le risposte e le considerazioni di Balzano Prota:
Milan-Juventus, il big match della domenica sera. Da una parte, i rossoneri cercano la vittoria per mantenere il primato, dall’altra i bianconeri per imporsi tra le prime quattro e, chissà, ambire allo scudetto. C’è una favorita?
«Una favorita c’è, perchè lo dice la classifica. Il Milan arriva a questa gara forte psicologicamente, perchè ci arriva innanzitutto da primo della classe, che non fa mai male. E in secondo luogo, ci arriva dopo una vittoria complessa come quella di Genova, dove è successo un po’ di tutto, il Milan è riuscito a portare a casa i tre punti e, vincere partite del genere, ti lascia qualcosa di positivo nel gruppo, nella testa, nel morale. La Juventus ha, inoltre, vissuto il caso Fagioli che ha un po’ conseguito a minare l’ambiente. Ma sarà sicuramente una sfida equilibrata, la Juve è una squadra forte, non dimentichiamocelo, è una squadra che, come ha detto Pioli, è una delle favorite perchè non ha impegni di coppa, che invece – Prota afferma – il Milan ha e a breve dovrà affrontare una partita molto importante per il continuo del percorso in Champions»
Quanto pesano le assenze di Maignan, Theo Hernandez e, a questo punto, di Sportiello?
«Pesano, pesano perchè, senza nascondersi, sappiamo dell’importanza di Mike Maignan per il Milan, e la sua assenza toglie un pochino di sicurezza al pacchetto difensivo. Sappiamo anche l’importanza che ha Theo Hernandez per il Milan. Sono due assenze molto pesanti, ma non devono essere delle scusanti. Lo stesso vale per l’assenza di Sportiello. Il Milan ha una squadra e una rosa molto forte, con tanti elementi di qualità. Inoltre, ritornerà Loftus-Cheek, probabilmente pure Rade Krunic, anche se magari giocherà Adli. Aldilà degli assenti, il Milan – continua Prota – deve andare là a giocarsela, per portare a casa i tre punti che sarebbero un messaggio molto pesante al campionato. Sarebbe una conferma del fatto che il Milan quest’anno fa sul serio e che gioca per vincere lo scudetto ed è una serissima candidata»
Rispetto allo scorso anno, le seconde linee stanno facendo la differenza. Credi che possa essere l’occasione anche per Mirante?
«Sicuramente è un’occasione per Mirante, anche se in quel ruolo ci sono delle gerarchie ben precise. E le gerarchie dicono: Mike Maignan, Sportiello e, in ultimo, Mirante. Ma la profondità di una rosa sta proprio in questo: senza di lui, avremmo rischiato, con tutto il rispetto, di giocarci un match di cartello, come Milan-Juve, con Nava in porta all’esordio in Serie A. Quindi, la profondità di una rosa fa la differenza anche in questo. A proposito di seconde linee, quest’ultime possono, stanno e devono dare un apporto molto importante. C’è chi lo sta già facendo, vedi Adli che si è quasi conquistato il posto, quando è stato chiamato a giocare da titolare. Oppure Musah che ha fatto molto bene, quando è stato chiamato a scendere in campo. Fino a Okafor che – Prota afferma -, quando entra, dà il suo contributo. E’ una frase che dicono sempre gli allenatori, ma me la prendo in prestito: ‘Quando sono chiamate in causa, le seconde linee devono farsi trovare pronte’, e al momento lo stanno facendo. Speriamo lo possa fare anche Mirante, che si ritrova a giocare una partita così importante, come Milan-Juventus. Non sarà facile, soprattutto quando non giochi da parecchio tempo, ma fiducia in lui»
Secondo te, chi la sbloccherà e perchè? «Secondo me, e me lo auguro, può e deve essere la partita di Rafael Leao. Può essere una banalità, ma è quel giocatore che è in grado di fare la differenza e che sa essere decisivo. E’ il momento che inizi a essere decisivo anche nei big match. Ha le qualità per farlo e ha tutto per essere determinante in ogni tipo di partita: da quelle più complicate a quelle più semplici, fino alle gare di cartello. Quindi, mi auguro che Rafa possa essere il protagonista. Ti aggiungo anche un altro nome: per me può essere la partita, dove mi auguro e spero, trovi la sua prima rete Tijjani Reijnders. Sta facendo molto bene a livello di prestazioni, ma gli manca ancora il trovare lo specchio, mettere qualche gol nei piedi e speriamo che con la Juve arriva il suo primo gol con la maglia rossonera»
Il Milan è attualmente primo, nonostante un indigesto derby perso. Merito maggiormente della gestione Pioli o dell’esperienza dei nuovi arrivati e non, come Pulisic e Leao? «Facciamo il punto: il Milan ha giocato 8 partite, con 7 vittorie e una sola sconfitta in campionato. Mentre in Champions ha registrato 2 pareggi. Dunque, ha un bilancio estremamente positivo, è in primo in classifica, quindi che piaccia, o meno, Pioli sta facendo un buon lavoro. Ma lo dicono i punti, lo dice il campo, non lo dico io. Poi, si può discutere, può piacere il calcio che sta sviluppando il Milan, o meno, non voglio entrare in quella dinamica di discussione perchè crea tanta polemica. Io ho visto un Milan giocare bene quest’anno, ma ho visto anche un Milan non giocare bene, non ho visto sempre una squadra brillante e lucida. Ho visto che si sta provando a costruire qualcosa di diverso, magari proprio dal gioco. Lo scorso anno si cercava maggiormente la palla lunga, mentre in questa stagione si cerca di sviluppare un gioco diverso e non impostandolo solo sul trovare la giocata di Leao, ma di renderlo parte di un sistema di gioco. I meriti sono condivisi, come sempre. Io dico che si vince insieme e si perde insieme. Merito, dunque, di Pioli, dei nuovi arrivi e dei vecchi, del lavoro che sta facendo la società, dell’ambiente. Mi piace che sia un po’ un merito di tutti quando si vince e un po’ colpa di tutti quando si perde. Io ho sempre predicato il concetto di gruppo e, so per certo, che è un concetto molto forte anche nel Milan. Speriamo – afferma Prota – che questi meriti si portino avanti e che continuino a tenere alto il Milan, così da poterci ritrovare a fare un’altra intervista a fine stagione, dove magari rifaremo questa domanda, in modo da dire a tutti i tifosi rossoneri di chi sono i meriti e no le colpe»
Il cammino, però, è ancora lungo…: «Il cammino è lungo e tortuoso e il Milan ha l’obiettivo di andare avanti il più a lungo possibile. In Champions League ci è capitato un girone purtroppo complicatissimo, ma c’è il modo di fare bene in tutte le competizioni. La rosa, come detto prima, è profonda, le seconde linee stanno dando il contributo, è un bene che tutti diano il loro apporto e che si provi ad andare il più avanti possibile in campionato, in Coppa Italia e Champions League. Questo deve essere sempre l’obiettivo del Milan»