I problemi in difesa del Milan sono un tema che continua a tenere banco, ancora oggi. È quasi giunto il momento dell’inizio della stagione 23/24 e le amichevoli estive, per quanto possano essere considerate attendibili, hanno mostrato punti di forza e limiti della nuova squadra di Stefano Pioli.
Difesa: un reparto da supportare
Se centrocampo e attacco sono stati i reparti che hanno subito più cambiamenti, con la dipartita e il conseguente innesto di nuove pedine, la difesa sembrava essere il reparto maggiormente coperto. Ogni ruolo difensivo gode non solo del titolare ma anche de suo naturale sostituto. Allora perché il Milan sembra non essere in grado di concludere una partita senza subire gol? Prima di analizzare i singoli giocatori, credo sia bene iniziare dalle modalità di gioco del nostro allenatore.
Innanzitutto partiamo dal presupposto che il gioco di Pioli si è sempre contraddistinto per essere molto propositivo. Nonostante ciò è sempre stata mantenuta una certa solidità difensiva. Ricordiamo per esempio la seconda parte del girone di ritorno nell’anno dello scudetto, in cui si giocava in 30 metri di campo e con Kessie falso trequartista. Il nostro centrocampo al momento invece è composto da mezz’ali, le cui qualità primarie sono impostazione e inserimenti senza palla, tralasciando quindi la fase difensiva. Probabilmente è l’assenza di un mediano di ruolo a causare una minore protezione della zona gol da parte del centrocampo che nella fase di non possesso non viene ‘guidato’ all’azione difensiva.
Troppi gol subiti: problema dei singoli?
Per ciò che riguarda invece i singoli componenti della difesa milanista, molto probabilmente ci sono degli aspetti che andrebbero sicuramente rivisti. In queste amichevoli estive, infatti, sono stati principalmente errori individuali ad aver causato i vari gol subiti. Solo un problema di concentrazione o c’è altro?
Facendo una ricostruzione dalla stagione passata: Calabria e Florenzi non sempre hanno avuto prestazioni eccelse. L’ex Roma probabilmente a causa dei molteplici infortuni non è praticamente mai entrato in una condizione fisica tale che gli permettesse di incidere positivamente in campo. L’attuale capitano del Milan invece ha giocato quasi sempre da titolare alternando prestazioni positive (vedi partite contro il Napoli) a prestazioni in cui sembrava particolarmente sottotono.
Per quanto riguarda i centrali di difesa si può dire che Pioli goda di 4 titolari: Kjaer, Tomori, Kalulu e Thiaw. La coppia titolare Tomori-Kalulu da un lato permette alla squadra di giocare abbastanza alta ma si caratterizza per essere poco attenta e in forte difficoltà sui calci piazzati. Proprio per questo, l’innesto del centrale tedesco è stato fondamentale. Kjaer invece porta l’esperienza necessaria ad affrontare determinate partite. Il problema è che la non più giovanissima età e il grave infortunio dello scorso anno sembrano essere stati un limite le prestazioni del danese. Queste situazioni sembrano essersi ripresentate anche negli ultimi incontri.
Quale potrebbe essere la soluzione?
È importante comunque sottolineare come le amichevoli estive non siano quasi mai lo specchio di quello che poi sarà la stagione che sta per giungere. Sarebbe anche normale che l’innesto di molti nuovi elementi provochi un po’ di destabilizzazione nei meccanismi di difesa che ancora devono essere ben oliati. Ciò può avvenire solo attraverso il campo e il tempo. Se dovessi però pensare ad un acquisto in grado di accelerare tale processo sarebbe un mediano. Le sue qualità dovrebbero essere fisico e forte senso della posizione. Un sostituto di Bennacer ma più simile a Kessie. Un giocatore che possa andare ad inserirsi fra i due centrali in fase di non possesso, generando così maggiore densità e difficoltà per gli avversari di giungere in zona gol.
