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Dichiarazioni

Di Stefano: «Oggi giornata dei saluti e della commozione a Milanello»

Foto dal profilo Instagram di Peppe Di Stefano

Intervenuto all’esterno di Milanello, Peppe Di Stefano è intervenuto ai microfoni di “Sky Sport 24” per fare il punto della situazione odierna. Di seguito, le sue dichiarazioni: «Oggi è stata la giornata dei saluti, della commozione. Tante lacrime che hanno versato Simon Kjaer, Olivier Giroud e soprattutto Stefano Pioli perché lascia il Milan, insieme al Milan, questa mattina il comunicato. Non è specificato se è una una rescissione consensuale, che non lo è, difatti, tecnicamente non è un esonero. Si sono detti addio, e poi vedremo quello che accadrà nei prossimi giorni per quanto riguarda il nuovo allenatore del Milan, ed il prescelto lo abbiamo detto da tempo è Paulo Fonseca.

 

 


Per ciò che riguarda Stefano Pioli oggi ha raccolto tutti i dipendenti di Milanello, medici, cuochi, magazzinieri, fisioterapisti, manutentori, giocatori, tutti a bordo campo prima dell’allenatore, fra qualche sorriso e qualche lacrima ha detto grazie, perché chiaramente l’upgrade l’ha fatto il Milan con lui e l’ha fatto lui insieme il Milan. Non aveva mai vinto e l’ha fatto bene, non aveva mai vinto lo Scudetto e l’ha fatto col Milan, ha riportato per quattro anni consecutivi il Milan in Champions League e sono stati chiaramente momenti commoventi. Tra l’altro oggi suo ultimo giorno a Milanello. Come abbiamo anticipato nei giorni scorsi non andrà in Australia, allenerà Daniele Bonera per quella brevissima esperienza. Ha salutato Giroud anche oltre a Stefano Pioli. Si sono fermati qui all’esterno di Milanello perché poi a volte la pancia del tifo, spesso, nei momenti più complicati con chi se la prende? Col parafulmine, che è stato Stefano Pioli».

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Di Stefano parla del saluto dei tifosi a Pioli

«Ma qui oggi l’hanno acclamato e lo faranno anche domani a San Siro perché comunque inevitabilmente il bilancio resta più che mai positivo di quello che ha fatto in questi ultimi anni. Insieme a Maldini e Massara, i dirigenti che l’hanno scelto insieme a Bonan. Ha preso il Milan fra il sesto e settimo posto e l’ha riportato comunque per quattro stagioni consecutive in Champions League, una volta ha vinto lo Scudetto. Quindi bisogna dare merito a quello che ha fatto. Adesso probabilmente il ciclo era finito, e ne sono accorti tutti, se ne è accorto il Milan e lo stesso allenatore».

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