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Da Thiaw al cambio modulo: ecco come è rinato il Milan
Negli ultimi 20 giorni, Pioli ha ritrovato la squadra campione d’Italia in carica
Il Milan è rinato. Dopo un gennaio disastroso, è arrivato un febbraio che ha riportato entusiasmo tra i ragazzi allenati da Stefano Pioli. Parte tutto dal derby, dal 5 febbraio. Niente aggressione alta: tutti dietro, davanti a Tatarusanu. Niente ritmi alti: evidente il tentativo di abbassare i battiti della partita. Niente 4-2-3-1: difesa a tre e classico 3-5-2, molto italiano. Tanti non hanno gradito ma al Milan evidentemente serviva la terapia d’urto. Ora non tutto è perfetto ma insomma, molto è migliorato.
Il Milan del derby e il Milan di domenica sera contro l’Atalanta, analizza la Gazzetta dello Sport, non sono fratelli e nemmeno parenti. Quello che conta è il percorso, perché Pioli in ogni partita ha cambiato qualcosa. Contro il Torino, dopo il vantaggio, è tornata la corsa spensierata del vecchio Milan. Contro il Tottenham, si è rivista una difesa capace di reggere contro grandi attaccanti. La trasferta di Monza ha preoccupato Pioli ma contro Gasperini si è rivisto il pacchetto completo, un Milan degno del 2022.
Il Milan contro l’Inter ha giocato il primo tempo peggiore della stagione: zero proposta, solo difesa. In totale, quella sera si fermò a 328 passaggi, 6 giocate nell’area avversaria, 2 occasioni da gol. Il primo tempo contro l’Atalanta è stato molto diverso. In totale, 485 passaggi, 19 giocate nell’area di Gasperini, 12 occasioni create. Altra vita. Come è successo? Pioli ha ridato fiducia alla squadra, ha riportato un clima positivo, atleticamente la squadra è rinata e ora aggredisce, vince i contrasti, rientra rapida quando saltano i meccanismi di pressione.
Il 3-4-2-1 si sta scoprendo a poco a poco adatto a una rosa in ripresa, che ieri per la prima volta in stagione si è allenata al completo, senza infortunati. Messias, mezzala molto deludente nel derby, sta scoprendosi esterno a tutta fascia a destra. Theo Hernandez, a sinistra, ora sprinta come prima del Mondiale. Maignan, in porta, è tornato senza soffrire. Su tutti, la grande novità è Malick Thiaw. Il centrale tedesco ha avuto una chance contro il Tottenham e non l’ha fallita. Ha cancellato Kulusevski e ripetuto l’esperimento con Hojlund, andando oltre le aspettative.
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