Intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport‘, l’inviato Peppe Di Stefano fa il punto della situazione dopo il ko del Milan contro il Napoli e dopo la giornata odierna di allenamento al centro sportivo di Carnago. Di seguito, le affermazioni del giornalista: «Va fatta un’analisi collettiva, non solo tecnica, ma anche societaria. Oggi, per esempio, nessun dirigente era presente a Milanello: non c’era Moncada, non c’era Ibrahimovic, il quale, comunque, nell’ultima settimana si era visto sia lunedì che giovedì dalle parti di Milanello. Fa parte di un’idea, di una strategia che ha l’attuale dirigenza di vivere così Milanello: è la loro linea e la perseguono. Magari le cose non sarebbero diverse con la presenza dei dirigenti qui a Milanello, ma credo che a volte che i confronti possano essere più utili degli allenamenti».
Di Stefano, poi, parla della figura di Rafael Leao: «Fonseca vorrebbe delle cose diverse da Leao: in campo, negli atteggiamenti, in fase difensiva e offensiva; vede che ha in mano una macchina velocissima, ma che velocissimo non va. Le soluzioni sono due: o fai come Pioli, che aveva capito pregi e difetti del ragazzo, a cui era andata bene con i risultati degli ultimi anni, oppure fai come Fonseca, che usa bastone e carota per stimolarlo, ma bisogna poi capire se poi Leao è la persona giusta per recepire questo tipo di stimoli»
