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Cardinale, RedBird vuole vendere una quota del Milan? Arriva la smentita!
Come ha riferito la ‘Repubblica‘, «dagli Usa emerge la fretta di trovare nuovi soci. Non si tratta più solo dell’esigenza di pagare tra 11 mesi a Elliott il debito, che alla scadenza di agosto toccherà i 693 milioni. Ora la nuova urgenza di Cardinale sembra quella di rimpolpare il suo stesso capitale, vendendo “al prezzo base di costo”, cioè senza guadagno, “fino a 150 milioni del capitale investito iniziale di 681 milioni, data la necessità dell’azienda di abbassare l’importo dell’investimento per riequilibrare il portafoglio». Il giornale ha citato un documento per potenziali nuovi investitori preparato dalla società di investimenti statunitense Washington Harbour per conto di RedBird, aggiungendo che il file «circola negli ambienti finanziari internazionali da maggio».
Un portavoce di RedBird, tuttavia, ha dichiarato a ‘Reuters‘ che Gerry Cardinale, fondatore e managing partner del fondo, «non conosce Washington Harbour e il documento citato dal giornale non gli è attribuibile». Washington Harbour non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento da parte di Reuters in merito alla notizia riportata dalla stampa.