Per l’attacco piacciono Pulisic e Thuram
Il Milan cambia volto. Avesse potuto dire la sua su Brahim Diaz, Stefano Pioli si sarebbe speso per trattenerlo: “E’ un giocatore completo e di personalità, è un piacere lavorare con lui”. Nessun milanista però, nemmeno Pioli con i nuovi poteri, poteva opporsi al Real. Come annunciato il Madrid ha deciso. Come riporta la Gazzetta dello Sport, tratterrà Diaz una volta rientrato dal prestito biennale al Milan. E non è tutto: gli rinnoverà il contratto fino all’estate del 2027. E’ considerato il pezzo ideale per riempire il vuoto lasciato dal partente Asensio. Il Milan avrebbe potuto esercitare il diritto di riscatto sancito dagli accordi ma l’ultima parola sarebbe rimasta al Real, forte del contro-riscatto.
Nel giorno del grande addio di Ibra, non c’è stato spazio per i saluti di Brahim, che però sapeva di uscire da San Siro per l’ultima volta. Lascia dopo 124 partite e 18 gol. La trequarti diventa una delle zone ad alta priorità di intervento del nuovo Milan. I lavori in corso su Kamada proseguiranno: il giapponese gode della considerazione di Pioli. E’ svincolato e peserà sul bilancio per i soli tre milioni annuali di ingaggio: considerati i sedici gol segnati nell’ultima stagione all’Eintracht Francoforte, resta un buon affare. Per le firme servirà solo il tempo necessario a sbrigare alcune pratiche burocratiche degli agenti.
Tra i jolly d’attacco si aggiunge alla lista degli obiettivi Christian Pulisic, ventiquattro anni, al Chelsea dal 2019 e con contratto in scadenza nel 2024. Un dettaglio che è sempre utile in fase di trattativa: gli inglesi non potranno alzare troppo le pretese. Altro particolare interessante: Pulisic è comunitario grazie al passaporto croato ma è americano di Hersey, cittadina della Pennsylvania. Sventola la stessa bandiera del Milan di Cardinale: oltre alle doti tecniche riconosciute, il Milan potrebbe utilizzare la sua immagine per richiamare l’attenzione del pubblico USA e quindi promuovere nuove interazioni tra il club e la fan base degli Stati Uniti.
Figlio d’arte A centro area sarebbe invece utile la fisicità di Marcus Thuram, nato a Parma (quando in difesa con i gialloblù giocava papà Lilian) e nazionale francese. Nell’ultima stagione con il Borussia Monchengladbach ha segnato 16 gol in 32 partite. Altro dato interessante: il contratto scade a fine giugno. Si prenderebbe a zero, battendo però la concorrenza del Psg.
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