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Dichiarazioni

Bierhoff sul Milan: «Può vincere lo scudetto»

Bierhoff

Le parole del bomber dei rossoneri campioni d’Italia nel 1998-99

Olivier Bierhoff, ex calciatore del Milan, ha rilasciato una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport‘ presente questa mattina in edicola. L’ex bomber dei rossoneri campioni d’Italia nel 1998-99 si è soffermato sulla trasferta dei rossoneri a Leverkusen nella seconda giornata della Champions League. Ecco le sue parole: «Il Milan non mi è dispiaciuto. Soprattutto nella ripresa. Alla fine credo che sarebbe stato più giusto un pareggio. Almeno un pareggio…».

Dominio Bayer per un’ora? «La formazione di Xabi Alonso ha vinto la scorsa Bundesliga con grande distacco e sabato ha pareggiato a Monaco con il Bayern. Ci sta avere delle di”coltà se ti trovi di fronte una squadra più rodata, che fa un gran possesso e ha giocatori di qualità. Il Milan nella prima frazione è stato un po’ troppo attento e timoroso. Doveva sfruttare di più il contropiede perché gli spazi c’erano. Pur costretto a stare con il baricentro più basso del solito dal pressing e dal palleggio avversario, secondo me c’era la possibilità di creare maggiori pericoli».

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Cosa manca al Milan di Fonseca? «Un po’ di creatività e di idee in attacco. Il mio Milan era una squadra di campioni che vinceva e divertiva con il gioco. Questo è un gruppo diverso, ma sicuramente organizzato e ha un’idea di gioco che nella ripresa con il Bayer si è vista»

Morata? «Morata ha vinto l’Europeo e ha alzato trofei in tutte le squadre dove ha giocato. È un attaccante che fa tanto movimento, che crea spazi per i compagni e ieri (martedì ndr) è stato sfortunato con quel colpo di testa a fil di palo. Di gol ne segnerà tanti e aiuterà il Milan»

Il futuro dei rossoneri in Champions League? «La nuova formula, con otto partite e il girone unico, ti permette di recuperare. Non c’è niente di compromesso con diciotto punti ancora in palio. Il calendario non ha dato una mano ai rossoneri perché Liverpool e Bayer sono due avversarie toste. Era di”cile immaginare di conquistare due successi… Se il Milan giocherà come nella ripresa a Leverkusen»

In Italia, invece, il Milan può essere protagonista? «Da tifoso dico di sì. La squadra è compatta e sta cercando di mettere in pratica il calcio che chiede Fonseca. Poi è chiaro che la concorrenza non manca: l’Inter campione in carica si è rinforzata, la Juve è la Juve e il Napoli ha preso Conte, un allenatore che dà forza e convinzione al gruppo».

Le piace Ibrahimovic in versione dirigente? «Ha personalità e conosce il calcio perché ha giocato e vinto ad alti livelli. Avere nel club una persona che non è… un tifoso e vede le cose con distacco è importante. Sono sicuro che farà bene».

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