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Dichiarazioni

Ambrosini: «Contro Fiorentina e Borussia vietato sbagliare…»

Le parole dell’ex capitano rossonero

Massimo Ambrosini, ex capitano del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport per parlare delle sfide contro Fiorentina e Borussia. Ecco le sue parole:

Fiorentina e Borussia Dortmund: è il bivio della stagione? «Con il Dortmund è la partita dell’anno, c’è poco da discutere. In campionato il tempo gioca dalla parte del Milan, ma con la Fiorentina servirà una risposta “di prestazione”: senza Leao e Giroud sarà un test chiave per capire la reale forza della squadra. Finora, quando il Milan ha rinunciato ai titolari ha faticato perché le alternative non si sono dimostrate all’altezza: Pioli non ha avuto nulla da Jovic, ha avuto poco da Okafor e pochissimo da Chukwueze».

La crisi di risultati in campionato si spiega così? «È un complesso di fattori, perché anche i titolari hanno attraversato fasi difficili. Penso a Thiaw con la Juve o al calo di Reijnders nell’ultimo mese. Detto questo, dobbiamo ricordarci che il Milan ha cambiato molto nell’ultimo mercato: in rosa c’è qualità ma manca quella consapevolezza che si acquisisce negli anni, come ha fatto l’Inter, che infatti è più strutturata. Il Milan è ambizioso e fa bene ad esserlo. Se allenterà i cali di tensione che gli hanno fatto perdere punti…».

Ambrosini
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Per molti tifosi Pioli non ha più lo spogliatoio in mano. «Io non ho questa sensazione. Però penso che un allenatore debba essere bravo a trovare motivazioni forti per mantenere alto il livello di concentrazione: Pioli nell’anno dello scudetto ci è già riuscito. A questo va aggiunto un aspetto a mio avviso determinante: a livello societario il Milan ha deciso di cambiare, dandosi una struttura nuova. E ha delegato a Pioli un compito che prima spettava ad altri, gravandolo di un’ulteriore responsabilità».

L’arrivo di Ibra, Ambrosini,aiuterà? «Non so cosa farà esattamente. Quello che posso dire è che, per un allenatore di un top club, sentire la presenza della società nel quotidiano è di grande aiuto».

I tanti infortuni sono figli dello stile di gioco? «Per me no: il Milan ha uno stile internazionale, come molte big europee».

Lei, Ambrosini, è stato uno dei leader dello spogliatoio. Per il Milan di oggi le viene in mente qualcuno? «Avete visto Loftus-Cheek con il Psg? Con un calciatore che gioca una partita così sarei molto esigente: ha tutto per prendere in mano la squadra. È l’ora di battere un colpo».

Bennacer sta per tornare… «E se sta bene gioca sempre, perché incide. Però non si può chiedere il mondo a un giocatore fermo da maggio. In mezzo il Milan ha ottimi giocatori, ma serve più cattiveria al tiro: Reijnders, Musah, Loftus… Devono sfruttare le occasioni».

A proposito di gol: quale 9 aggiungere a Giroud a gennaio? «Il centravanti perfetto sarebbe stato Taremi. Jonathan David è senz’altro un profilo interessante. Però mi chiedo: siamo sicuri che in questo contesto Colombo non avrebbe fatto comodo?».

La Fiorentina arriverà a San Siro a -3 dal Milan. Sorpreso? «Ha limato i difetti dell’anno scorso, ora concede meno pur giocando un calcio offensivo. Il progetto tecnico è molto simile a quello del Milan. Ma ripeto: la Fiorentina va battuta da squadra. Se non fai le cose per bene rischi, perché i viola evidenziano i tuoi punti deboli. In ogni caso, sia loro che il Borussia concedono spazio a chi le affronta. E quando il Milan ha spazio…».

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