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Dichiarazioni

Antonio Conte: “Si è vista la differenza tra la storia delle due squadre”

L’ammissione dell’allenatore del Tottenham

A Prime Video, Antonio Conte, ha commentato l’eliminazione dalla Champions League per mano del Milan. Ecco le sue parole:

Un allenatore vincente come lei perché fa così fatica in Europa?

“Non si parla di allenatori, si parla di squadre altrimenti diventa riduttivo. A livello generale bisogna parlare della squadra e del lavoro che si fa. Mi fa sorridere questa domanda”.

Non sembra una squadra di Conte:

“Questa è una squadra che sicuramente deve lavorare tanto per diventare competitiva a livelli importanti. Secondo me c’è un bel po’ di strada da fare. Io sono qui da 14 mesi, non dimentichiamo che l’anno scorso siamo usciti in Conference League ai gironi. Uno step in avanti l’abbiamo fatto, poi agli ottavi abbiamo incontrato i campioni d’Italia, noi invece non abbiamo vinto niente e non vinciamo niente da tantissimo tempo. A livello di storia si sono incontrate due squadre totalmente differenti, una squadra che l’anno scorso si è laureata campiona d’Italia e noi per un miracolo siamo passati dal nono al quarto posto. Il percorso lo devi fare e non lo riduci. Se pensi che possano bastare 13-14 mesi per essere competitivi sbagli. Oggi i calciatori si sono impegnati, però bisogna determinare di più nella fase offensiva”.

Conte
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Sulla partita:

“L’avevamo preparata in maniera diversa nel giro palla. Nel primo tempo siamo riusciti a trovare i numeri 10 nelle tasche per farli determinare negli uno contro uno. Abbiamo fatto molta fatica nel secondo tempo. Ci fermavamo e tornavamo indietro. Non è questione di qualità, è questione di fare degli step per alcuni calciatori. Step di personalità in questo tipo di partite. Non dimentichiamo che comunque che abbiamo affrontato il Milan con defezioni importanti. Non può essere però una scusa. Alla fine la partita è stata equilibrata vedendo le statistiche. Nelle due partite forse la qualificazione l’abbiamo persa all’andata”.

Ha ancora voglia di proseguire al Tottenham?

“Sono domande abbastanza cattive stasera (ride, ndr). Sono provato perché ho subito un’operazione. Continuo a lavorare, ho un contratto con il Tottenham. Rispetto il contratto. A fine stagione si faranno le valutazioni con il club nel modo più sereno, io dirò la mia… Ho un contratto in scadenza e vediamo come finisce la stagione. Magari mi possono mandare via anche prima. Magari le aspettative erano più alte e possono rimanere delusi. Quello che conta per un allenatore è cercare di lavorare e di alzare l’asticella. Quest’anno stiamo facendo fatica ad alzare l’asticella. Portare il livello da medio a buono è molto più semplice, nell’alzarlo ancora subentrano i problemi”

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