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Milan, solo pari col Newcastle: la Champions si fa già in salita
Il Milan doveva rialzare la testa e tornare a giocare a calcio, dopo la brutta batosta nel derby subita in campionato. Lo ha fatto? Si, ma non del tutto. Al Diavolo di mister Stefano Pioli è mancata cattiveria e fame nella zona d’attacco, non riuscendo a tramutare nessuno dei tiri in gol. Eppure la squadra rossonera, come riporta la “Gazzetta dello Sport”, ha tirato ben 25 volte, contro i 6 tentativi del Newcastle, inquadrando i legni 9 volte e concedendo un solo tiro nello specchio al 95’. La fase difensiva, invece, ha ritrovato compattezza grazie a una super prova di Fikayo Tomori. Anche Thiaw ha disputato una buona gara, restando corretto e pulito negli interventi.
Ma la fotografia del match resta la super occasione, la più ghiotta, sciupata malamente da Rafael Leao. Al 34’, Theo spalanca al portoghese che s’invola tutto solo sulla fascia di sinistra. Arriva al limite, sterza e rientra dribblando in orizzontale: in quel caso Leao avrebbe dovuto subito tirare, invece si avvita, dà le spalle alla porta e inciampa nel tentativo di calciare il pallone di tacco. Occasione malamente sprecata, con tanto di rimprovero plateale del compagno Tomori. Quello poteva, e doveva, essere il gol dei 3 punti. Per il resto, si tratta di un Milan ampiamente ritrovato: Calabria non si prende licenze da mediano, Pobega svolge un lavoro prettamente fisico, tutta la squadra sta un passo indietro, aspettando gli inglesi, così come non aveva fatto con l’Inter.
La mossa buona e intelligente di Pioli è di accentrare Loftus-Cheek su Bruno Guimaraes, il cervello dei Magpies. Il rossonero lo sovrasta, con e senza palla, e la partita ne risente. Anche lo stesso Tonali fa poco: aldilà del primo duello vinto, strappa poco sul lato di sinistra insieme a Gordon e finisce per prendere più applausi da San Siro che palloni dai compagni. Sul finale, Pioli perde due pedine (Loftus-Cheek e Maignan) ed è costretto ai cambi. Sportiello risponde subito presente con una super parata al 95’ che evita la beffa sul finire del secondo tempo regolamentare.