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Calciomercato, terminata la sessione: l’analisi e il voto ai rossoneri

L’estate sta finendo, cantavano i Righeira, e con essa si conclude un’altra sessione di calciomercato. Una finestra estiva che ha visto rivoluzionare la squadra, ma non solo. Dopo l’addio al calcio giocato di Zlatan Ibrahimovic, i tifosi rossoneri hanno dovuto salutare il duo MaldiniMassara, bocciato dal patron Cardinale e, per questo, duramente criticato dal popolo milanista. Ma non è finita qui, perchè a salutare Milano è stato anche Sandro Tonali, cuore e anima del vecchio Diavolo. I risultati, però, sono stati imminenti: con la cessione dell’ex numero otto (ricordiamo di 70 milioni, più 10 di bonus), la nuova dirigenza composta da Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada ha ricoperto la maggior parte degli investimenti fatti.

L’obiettivo era quello di rafforzare la rosa, con innesti di qualità e con esperienza internazionale. Anche la panchina è stata profondamente rivisitata e, anche in questo caso, gli addii non sono mancati. Partendo dalla difesa, Mike Maignan può contare su un altro compagno di reparto, Marco Sportiello. Il classe ’92 è arrivato a parametro zero dall’Atalanta, andando a sostituire Ciprian Tatarusanu (ora all’Abha). Sulla fascia di sinistra, invece, la situazione è rimasta invariata: Calabria titolare e capitano, con Florenzi a supporto. Centralmente, si registra l’arrivo di Marco Pellegrino dal Platense per 3,5 milioni, il rientro di Mattia Caldara e la partenza di Matteo Gabbia in prestito secco al Villarreal. Sulla fascia di destra, invece, saluta Fode Ballo-Tourè partito in prestito al Fulham.

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Calciomercato, le entrate e le uscite a centrocampo

E ora passiamo a uno dei reparti più rivoluzionati da questa sessione di calciomercato: il centrocampo. Ed è proprio qui che la società di via Aldo Rossi ha concluso più trattative, facendo ricredere i tifosi più scettici. Uno dei primi ad arrivare è stato Ruben Loftus-Cheek per 21,5 milioni, bonus inclusi. Il centrocampista inglese è venuto a sostituire Tonali, partito per il Newcastle. Sostituzione avvenuta non solo sul campo, ma anche sulla maglia: l’ex Chelsea, nella scelta del numero, ha preso la otto. Si procede, poi, con l’arrivo di Tijjani Reijnders dall’AZ Alkmaar per 19 milioni, più bonus. L’olandese ha già dimostrato in queste prime uscite di campionato qualità e visione di gioco: tende spesso a verticalizzare e a servire in profondità il compagno. Manca ancora l’appuntamento al gol, sfiorato contro il Torino e la Roma. Un altro acquisto arrivato dal Chelsea è Christian Pulisic per 20 milioni. L’americano sta stupendo per le sue giocate e il fiuto del gol, caratteristiche “smarrite” negli anni in Premier. Infine, Yunus Musah e Luka Romero. Il primo, arrivato dal Valencia per circa 20 milioni, è ancora in fase di adattamento, ma qualche sprazzo interessante lo ha fatto già vedere. Il secondo, in arrivato a zero dalla Lazio, non è stato impiegato da Pioli nelle gara ufficiali, ma è un colpo di prospettiva. Tra le cessioni, si registrano quelle di Messias al Genoa (prestito con obbligo a 3 milioni), Saelemaekers al Bologna (prestito con diritto a 10 milioni), De Ketelaere all’Atalanta (prestito con diritto a 22, più 4 di bonus, più un 10% sulla futura rivendita), Daniel Maldini all’Empoli (prestito con diritto a 4, con controriscatto a 5).

Le entrate e le uscite in attacco

Ed ecco arrivati all’attacco. Anche qui, la dirigenza rossonera ha messo fortemente la mano, sia in termini di entrate che di uscite. L’acquisto offensivo che ha fatto più rumore mediatico e che ha scaldato gli animi dei tifosi è quello di Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano è arrivato dal Villarreal per 20 milioni, più 8 di bonus. Il classe ’99, insieme a Pulisic, sostituisce uno dei due partenti tra Messias e Saelemaekers, registrando un vero e proprio salto di qualità in panchina. Si continua con Noah Okafor, arrivato per 20 milioni, più bonus, dal Salisburgo. Lo svizzero può giocare sia a sinistra, sostituendo di fatto Leao, oppure come punta centrale. Infine, il decimo e l’ultimo acquisto Luka Jovic. Il serbo non era tra le primissime scelte, tanto è vero che la società ha puntato forte Mehdi Taremi, senza riuscire a portare a termire la trattativa. Ma, allo scadere del calciomercato, il Milan lo ha ingaggiato in prestito secco. In uscita, si conta l’addio a titolo definitivo di Ante Rebic al Besikhtas per 500mila euro, più bonus, fino a un massimo di 2 milioni di euro. Ma anche il prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) di Origi al Nottingham Forest, Marco Nasti al Bari e, infine, Lorenzo Colombo al Monza sempre in prestito.

Mercato, il voto finale sull’operato

Il tabellino parla chiaro: il Milan ha portato a termine ben 10 trattive, liberando la rosa dagli esuberi e importanti ingaggi. Ogni reparto è composto da giocatori di qualità, esperti e affidabili. La panchina adesso è decisamente migliorata e i sostituti sono quasi all’altezza dei titolari. Gerry Cardinale & Co hanno voluto dare a mister Stefano Pioli una squadra ampia e numerosa per fare fronte ai diversi impegni sul calendario, tra Serie A, Champions League e Coppa Italia. Gli unici restano il mancato ingaggio di Taremi, sfumato all’ultimo per l’entrata in scena di agenti terzi, e un sostituo più giovane e di prospettiva sulla fascia di destra. Il voto finale di questo calciomercato, in ogni caso, non può che essere positivo: a Furlani, Moncada e D’Ottavio va un 8,5.

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