Manca un rigore e Giroud era da rosso
Il Corriere dello Sport analizza gli episodi arbitrali di Spezia-Milan. Brutto segnale, se scricchiola anche Doveri, il migliore (anche) quest’anno. Molte ombre, sarà stata anche sporca come gara, ma lui forse si perde qualcosa ed in un paio di frangenti dà l’impressione di non essere sicuro, come se aspettasse un suggerimento (la sbracciata di Tonali su Ampadu, non sanzionata all’inizio, poi sì, ma allora il giallo?). È molto dubbia la spinta di Esposito su Brahim Diaz, così come il gesto di Giroud, sembra più di un buffetto (ma non c’è violenza), ai danni di Nikolaou. Non bene. Ed è un peccato.
Brahim Diaz sta per tirare in corsa, da dietro Esposito a due mani gli dà una spinta, non clamorosa ma di certo in velocità gli effetti si decuplicano (e lo stesso rossonero ci mette del suo). Recentemente, per episodi simili (per tutti: a Empoli – rigore da dare in campo – addirittura ci fu OFR) c’erano state altre decisioni. Domanda, avesse dato rigore, chi lo avrebbe tolto? Giroud allunga il braccio destro, colpendo la faccia Nikolaou. Non uno schiaffo violento, ma anche fosse un robusto (robusto, eh?) buffetto, non meritava il rosso?
Il Milan sembra sfinito, mente appannata, gambe pesanti. Battuto e per un tempo schiacciato nel derby di Champions, ha sbagliato la partita per atteggiamento e contenuti. Mancano tre giorni al ritorno con l’Inter, Pioli dovrà fare un miracolo per restituire forza e sicurezza a una squadra che non si ritrova più. Se nello 0-2 con l’Inter qualcuno aveva individuato, come causa, l’assenza di Leao, stavolta non c’era tutto il Milan.
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