Calciomercato
Milan, un’estate di rivoluzione: tanti addii
I rossoneri dovranno effettuare tanti cambiamenti nel loro organico
Il derby di Champions ha messo sul tavolo tutti i problemi del Milan. Una rosa corta, una certa involuzione offensiva, una squadra che fisicamente soffre spesso e qualche volta tanto, una qualità troppo ridotta in alcuni ruoli chiave. Il Milan, scrive la Gazzetta dello Sport, ha bisogno di migliorare decisamente, dopo i grandi passi avanti del passato – Maignan, Theo, ovviamente Leao, il gioco introdotto da Pioli – ma anche tante delusioni. Il mercato 2022 su tutto, con De Ketelaere e Origi davvero poco utili. Alcuni calciatori in involuzione per età, infortuni o momento: Rebic, Ibra, Kalulu. Non tutti partiranno – CDK ad esempio per la società non si muoverà – ma gli addii possono arrivare in doppia cifra e i nuovi arrivi… quasi.
Tatarusanu, Mirante, Bakayoko e Ibrahimovic sono a fine contratto. Dest non sarà riscattato (esperienza pessima) e Vranckx ha solo qualche chance in più. Adli, bocciato da Pioli, cercherà una soluzione per giocare. Ballo-Touré in caso di offerte non verrebbe trattenuto. Rebic pare decisamente a fine ciclo rossonero. Origi chissà, dipende dalle offerte (un prestito in Premier? un passaggio in Turchia?) e potrebbe restare. Messias è apprezzato ma non ha fatto il salto di qualità e potrebbe pagare l’arrivo di un esterno destro d’attacco, una delle priorità per l’estate. Poi certo, come sempre possono esserci partenza a sorpresa, in caso di offerte per uno dei big. Il Milan, certo, non ha nessuna voglia di cedere una colonna e lo farebbe solo di fronte a un’offerta XL.
Gli attaccanti costano e il Milan, più che altrove, dovrà scegliere. Una punta giovane o una esperta? Due 9 esperti sono sicuramente seguiti. Marko Arnautovic per Maldini e Massara è un calciatore forte e sì, ha delle chance. Ha un ingaggio pesante da 3 milioni a stagione ma il cartellino si prende con poco, pochissimo. Discorso simile per Alvaro Morata, che ha un contratto con l’Atletico Madrid fino al 2024. Corto.