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Milan-Inter, il derby si è vinto in mezzo: Mkhitaryan sovrasta Tonali

LOTTA – Il Milan esce malconcio dal primo atto di queste semifinali di Champions League. Dopo soli dodici minuti, la squadra rossonera era già sotto di 2-0. Uno shock emotivo e mentale per il gruppo allenato da Stefano Pioli che, inerme, ha comunque voluto caricare la propria squadra nei restanti minuti di gioco. Stando a quanto riporta la “Gazzetta dello Sport“, il derby si è vinto soprattutto a centrocampo. In modo particolare, Henrik Mkhitaryan ha sovrastato Sandro Tonali, principale responsabile del secondo gol interista. Mkhitaryan si è preso la scena con il gol. Sul cross di Dimarco, ha sfruttato la finta di Lautaro e si è lanciato nel vuoto che il Milan gli ha concesso.

Ma non solo, perché mister Pioli aveva studiato un piano di marcature a uomo sui centrocampisti nerazzurri. Bennacer, uscito presto per infortunio, tallonava Calhanoglu, ma la scelta di puntare sugli uno contro uno gli si è ritorta contro. Soltanto nel secondo tempo, Tonali ha saputo riprendersi la scena, progredendo in avanti e inventandosi un passaggio illuminante per Messias che, con tanto spazio in area di rigore, non ha saputo far rientrare al meglio il pallone a giro. Perdipiù, il centrocampista rossonero ha anche beccato un clamoroso palo che poteva riaprire i giochi.

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Milan, anche in attacco vince l’Inter: Dzeko trionfale, Giroud assente

Anche in attacco i palloni che pesano sono passati tra i piedi della squadra di Inzaghi. Nel confronto fra Olivier Giroud ed Edin Dzeko, il bosniaco sovrasta il francese. Nonostante l’ex Chelsea sia stato il milanista che ha ingaggiato il maggior numero di duelli (15), sotto porta non è stato per niente determinante. L’unica nota positiva resta l’appoggio, che sarebbe stato un assist in caso di gol, per il palo di Sandro Tonali. Dzeko, invece, si muove come un regista offensivo, senza perdere il senso del gol: si è visto nell’azione del 1-0 su palla inattiva, lasciandosi marcare da un esule Calabria.

Infine la difesa: Dimarco vince su Theo Hernandez

Entrambi arrivavano da una domenica felice: Theo Hernandez con il super gol con la Lazio e Federico Dimarco in buca all’Olimpico con la Roma. Il terzino francese non si è mai praticamente visto: poche percussioni, solo un tiro e due cross messi in mezzo. L’Inter lo ha ingabbiato per bene con la fisicità di Dumfries e il raddoppio di Barella. Dall’altra parte, invece, Dimarco ha tenuto botta e ha svolto venti minuti intensi di corse e rincorse, di percussioni e manomissioni della linea difensiva altrui. È proprio sua la fuga che ha portato poi al gol dell’armeno. Così come Mkhitaryan, anche il terzino italiano si è via via spento con il passare dei minuti.

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