Dichiarazioni
Kucka: «Pensavo che Leao non sarebbe arrivato lontano, camminava in campo…»
Intervenuto in conferenza stampa, Juraj Kucka, centrocampista dello Slovan Bratislava ed ex calciatore rossonero, parla alla vigilia di Slovan Bratislava-Milan. Di seguito, le sue affermazioni: «Mi sento bene, è più di una settimana che mi alleno regolarmente e ho giocato un tempo sabato. Non vedo l’ora che si giochi, come tutto il resto della squadra. Spero che sia una bella partita per noi e magari riusciamo a rubare almeno un punto al Milan».
Senti ancora qualcuno del Milan? «C’è solo uno che è rimasto, uno dei magazzinieri, ma non sono contatto con lui»
Cosa pensi del Milan di oggi? «È molto difficile valutare che squadra è, i risultati sono quello che sono. Una volta giocano bene, altre volte giocano male. Dovremo fare molta attenzione. Non sarà una partita facile, ma lotteremo fino alla fine»
Con chi ti piacerebbe giocare degli attuali giocatori del Milan? «E’ difficile – afferma Kucka – sceglierne uno. In avanti hanno molta qualità. Mi piace molto come gioca Pulisic, anche Leao è molto forte. Quando ero al Parma pensavo che Leao non sarebbe arrivato lontano e invece è cambiato qualcosa in sè stesso e ora è diventato un grande giocatore. Lo vedevo camminare in campo, sembrava non avere voglia di giocare. Ora è cambiato ed è diventato un giocatore di livello internazionale. L’unico con cui ho giocato che è ancora al Milan è Calabria»
Hai esultato quando è uscito il Milan…: «Non servono tante parole per quell’esultanza: ero troppo felice. Io sono un tifoso del Milan, sono legato al Milan. Giocare contro di loro, qui, in Champions, è qualcosa di speciale»
Che ricordi hai del Milan? «Ho sempre provato a dare il massimo, poi non ci riesci in ogni partita a vincere. Ma – Kucka afferma – per impegno ho dato tutto e questo piaceva ai tifosi. Ho combattuto per la maglia. Il momento più bello è la vittoria in Supercoppa contro la Juve. Ho legato molto con Luca Antonelli, ma sono tanti quelli a cui sono legato»
Che Milan vi aspettate? «Mi auguro un Milan che soffra un po’, come succede di solito contro le squadre un po’ più deboli»
Come è stata la tua esperienza al Milan? «Ho avuto l’occasione di giocare in uno dei più grandi club mondiali: era un mio sogno. Ma si vede in tutto, anche in ciò che ruolo attorno al campo»