Dichiarazioni
Morata: «Se non ci crediamo noi, non ci crederanno nemmeno i tifosi. Qui per vincere»
Intervenuto in conferenza stampa, Alvaro Morata parla – insieme a mister Fonseca – alla vigilia di Milan-Liverpool, sfida valida per la prima giornata di Champions League. Di seguito, le affermazioni dell’attaccante rossonero: «Da quando ho firmato con il Milan, si immagina di giocare a San Siro con il Liverpool. Non mi aspettavo di giocare la prima di Champions, è più una partita da semifinale. Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Queste sono le partite che fanno la storia»
Sulla Champions: «La Champions è la Champions, cambia tutto. Il nostro momento no è un bene averlo avuto ora e non verso la fine, dove non puoi più niente. Quando ti alleni in questi giorni, capisci l’importante del match»
Sul gol segnato contro il Liverpool: «E’ stato un bel ricordo, ma il passato è il passato. Domani inizia una nuova sfida. Se giochi nel Milan, devi sognare: ti guardi la maglia e c’è scritto il 7. Quindi – afferma Morata – devi lottare per la gente. C’è tanta qualità in questa squadra e possiamo vincere contro chiunque»
La tua ultima gara europea è stata la finale dell’Europeo contro l’Inghilterra. Domani giocherai la prima di Champions con il Milan con una squadra inglese…«Speriamo che ci sia lo stesso finale. Sono casualità, ma sono anche belle notizie. Perchè se giochi l’ultima partita con la nazionale contro l’Inghilterra e la prima di Champions contro il Liverpool significa che sono anche su un livello alto»
Qual è la differenza tra il campionato italiano e inglese? «La più grande differenza è l’aspetto fisico. Molti anni fa tutti dicevano che la Liga era la più bella da vedere. In Italia – Morata afferma – nessuno era abituato a vedere pareggi come 3-3 o 4-4. Il campionato italiano è cresciuto tanto, è più divertente»
Quanto è Europeo il Milan? «Alla fine è tutto da capire tra di noi. Io ho giocato in tante squadre diverse, ma poche volte ho la stessa qualità che c’è qui. Dobbiamo dimostrare che l’abbiamo, non solo a parole. Dobbiamo avere le idee chiare: la vittoria contro il Venezia non è stata casuale, è reduce da un lavoro fatto in allenamento. Dobbiamo crederci, se non ci crediamo noi, neanche gli altri lo fanno»
Come ti trovi in Italia? «E’ davvero un piacere essere in Italia. Sono fiero e non abbiamo dimostrato quanto siamo forti e bravi. Non abbiamo avuto modo di dimostrare le nostre qualità. Siamo pronti a dimostrare di essere giocatori di primo ordine»
Hai notato in queste settimane un cambio di atteggiamento? «Sì. Non volevo criticare l’atteggiamento dei compagni, dipende tutto uno come lo vive. Dobbiamo capire che qui siamo per vincere, non per fare business. Il Milan ci ha chiesto di vincere e noi dobbiamo vincere il tutto possibile»
Sul nuovo forma della Champions: «Tutti i cambi che si fanno sono per migliorare, anche se questo significa più partite»
Come ti senti? «Io sto bene, mi trovo bene. Sono fiducioso. Non sarei qui, se non mi sentissi bene. Ho lavorato molto per essere al meglio. La società mi ha dato una grossa mano, perchè mi hanno fatto andare in Spagna per motivi personali, ma anche dai fisioterapisti. Per questo ho più voglia di lottare e fare bene»
Darai consigli al mister sull’Inter? «Consigli no, li deve fare il mister, perchè è colui che capisce meglio di noi di calcio. La positività porta positività, le vittorie portano vittorie. La nostra testa non deve pensare all’Inter»
Cosa pensi di Fofana che parla già italiano? «Ho avuto tanti compagni che non hanno imparato la lingua in molti anni. Fofana non solo parla italiano, ma spagnolo con noi, portoghese. Se ti vuoi adattare così appena arrivi in una squadre è una cosa importante. Sta facendo di tutti per integrarsi. Mi piace – conclude Morata – come mi comanda dietro. Può diventare una colonna di questa squadra»