Il numero 9 rossonero si conferma una sentenza contro i partenopei
Olivier Giroud non si trattiene. Quando vede il Napoli si scatena, ormai è chiaro a tutti. Corre sotto la curva anche zoppicando e con il piede sinistro fasciato. La sua partita si era conclusa a metà ripresa, sfinito dal dolore al tendine d’Achille. Prima però era successo di nuovo: Olivier gol al Maradona. Il suo primo centro nei quarti di finale Champions, il primo con il Milan nelle fasi a eliminazione diretta. Con lui il Milan non esce anzi, avanza: raccoglie l’assist di Leao (il settimo da quando fanno coppia in rossonero) e accompagna la squadra in semifinale di Champions. Accenna una corsa nell’esultanza e poi si frena, si inginocchia e alza i due indici al cielo.
Un gol che profuma di rinnovo? E adesso intravede un nuovo record: solo Paolo Maldini contro il Liverpool nella finale del 2005 a Istanbul (a 36 anni e 333 giorni) ha segnato per il Milan nella fase a eliminazione diretta di Champions League a un’età superiore a quella di Giroud (ieri 36 anni e 200 giorni). Olivier è diventato anche il secondo francese più anziano a segnare nel torneo, dopo Laurent Blanc. Oggi, nella considerazione del club e dei tifosi, non è invece secondo a nessuno.
