Dichiarazioni
Mirante: «Fonseca lo conosco, pragmatico e ambizioso. A Leao manca fame»
Intervenuto ai microfoni di “Radio TV Serie A con RDS“, Antonio Mirante affronta diversi temi: la squadra, i compagni e – persino – Paulo Fonseca, ormai a un passo dalla panchina rossonera. Di seguito, le dichiarazioni dell’estremo difensore: «Fonseca è un allenatore a cui piace giocare a calcio, è un allenatore offensivo e ha un buon approccio con i ragazzi. Io l’ho avuto per due anni a Roma, con tutte le problematiche legate a quel periodo in quella piazza e secondo me nonostante tutto ha fatto bene. È un allenatore preparato che va dritto per la sua strada; è pragmatico e ambizioso»
«Il Milan è un Club che punta a vincere, gli obiettivi sono importanti e quindi Fonseca (o chi subentrerà), avrà grosse responsabilità ereditate da Pioli. Noi siamo meno informati di voi e non è facile, però penso che sia stata una scelta ponderata. Il Milan è un Club che ti rimane dentro per il fascino, la storia e l’ambiente lavorativo. Milanello e San Siro in questi ultimi anni sono stati degli ambienti fondamentali dove poter crescere e migliorare»
Su Pioli: «Pioli l’avevo affrontato qualche volta da avversario nelle squadre in cui giocavo, ma non lo conoscevo personalmente. Ha portato energia e la giusta mentalità per cercare la vittoria, ci ha insegnato il modo giusto per giocare le partite e come allenare la squadra. Questo è stato determinante per molti di noi che hanno svoltato. Questo vale per molti singoli, ma soprattutto per la squadra. L’anno dello scudetto è stato quello che ha fatto svoltare giocatori, club e tifosi. Quell’anno è stato determinante per tutti: per noi e per lui. In quell’anno siamo stati la squadra che ha avuto il cammino più in crescita; abbiamo vinto uno scudetto in una stagione dove non partivamo favoriti. Ad oggi c’è un Milan evoluto e ambizioso che grazie all’allenatore ha migliorato molti giocatori: le ambizioni sono cambiate. Il Milan oggi non è più la squadra di cinque anni fa. Le aspettative sono alte»
Mirante parla dei propri compagni di squadra
Su Ibrahimovic: «Ci sono calciatori come lui che hanno un carisma e un’aura che lo precedono. È un ragazzo super intelligente e che capisce di calcio. Si è approcciato a noi con grande umiltà e responsabilità, fino a poco tempo fa giocava con noi. Io ho la sensazione che sia molto competente anche se io non conosco le dinamiche dirigenziali»
Su Leao: «A Leao manca un po’ di fame e di continuità, serve che non si accontenti quando fa partite incredibili come con il Paris Saint Germain; questa penso sia l’unica cosa che gli manca, per il resto è un giocatore incredibile»
Sui portieri più forti: «Maignan e Donnarumma sono portieri molto forti, diversi, ma con grande talento. Gigio ha fatto la fortuna dell’Italia e sicuramente la farà ancora. Mike è un professionista incredibile, un portiere totale che nei prossimi anni è destinato a migliorare ancora; il suo carisma si percepisce solo guardandolo. Nello spogliatoio sai che c’è, trasmette certezza e questa qualità è indispensabile per il suo ruolo»