Le scelte di Pioli in vista del match odierno contro il Bologna
Ci sono Origi e De Ketelaere, classico della panchina ma inedito del campo dal primo minuto: sono partiti titolari in un Galles-Belgio di un anno e mezzo fa, ma mai in una formazione del Milan. Ci sono Florenzi e Ballo-Touré, che non giocano insieme dal 1’ dai tempi di Milan-Napoli, e la Champions non c’entra: era il 19 dicembre 2021, rossoneri già eliminati e azzurri impegnati altrove, in Europa League. E poi Vranckx e Pobega, mediana condivisa per appena 28 minuti in A, tra Monza e Roma. Se faticherete a riconoscere il Milan di questo pomeriggio a Bologna, guardate tra i pali e troverete il punto di contatto tra i due mondi paralleli abitati da due Diavoli diversi: Mike Maignan era in campo nell’andata dei quarti di Champions di mercoledì col Napoli e sarà al suo posto anche oggi al Dall’Ara.
Mercoledì sera De Ketelaere è rimasto a guardare per 90’ come Origi: le scelte di Pioli in chiave Champions sono sempre più nette e premiano conoscenza ed esperienza degli ingranaggi rossoneri. Gioca chi sa come maneggiare la materia. Saelemaekers e Rebic, evidenzia la Gazzetta dello Sport, sono “pioliani” della prima ora e per questo primi cambi nelle notti che contano: Pioli da loro si aspetta gol e giocate a Bologna. Anche Messias rientrerebbe nel gruppetto degli affidabili, ma è appena tornato da un infortunio. Se le cose al Dall’Ara dovessero mettersi male, il suo mancino potrebbe tornare utile, come quelli di Theo e di Giroud, o l’imprevedibilità di Leao e Diaz. Occhio, però: attingere in corsa big dal serbatoio non garantisce punti e il Milan rischia un’altra frenata. Un Milan che non può più permettersi il lusso di sbagliare in campionato. Testa al Bologna
