Dichiarazioni
Tomori: «Voglio vincere con il Milan. Cerco di migliorare per la squadra»
Protagonista di “Gameplay“, format di MilanTV, Fikayo Tomori ha analizzato il suo modo di giocare nello scacchiere di mister Stefano Pioli. Di seguito, le sue affermazioni:
«Se mi sento un difensore moderno? Sì direi di sì. Cerco di adattare il mio gioco in base agli avversari che affronto, avversari che hanno punti di forza e caratteristiche diverse dalle mie. Faccio del mio meglio per aggiungere sempre qualcosa al mio gioco, cerco di migliorare il più possibile. Cerco di diventare un difensore completo. Nel calcio di oggi è molto difficile perché ci sono tanti elementi che possono cambiare in un secondo durante la partita. Cerco di migliorare quanto possibile in ogni partita per essere la versione migliore di me stesso»
Sul ruolo da bambino: «All’inizio tutti vogliono giocare in attacco per fare gol. Pure io ho iniziato lì, poi a 13-14 anni ho iniziato a giocare anche da centrale. A 16-17 giocavo solo da centrale e così sono cresciuto in questo ruolo. Sono sempre stato veloce nel recuperare gli avversari. Anche da piccolo avevo la mentalità di essere colui che salvava la situazione. Come difensore ho molte più chance per farlo»
ulla fase di impostazione: «Noi costruiamo molto dal basso, cerchiamo di giocare la palla dalla difesa. L’obiettivo è dare la palla a chi ha più tecnica come Reijnders, Bennacer, Adli, Leao e Pulisic. Questa è una cosa che cerchiamo tutti di fare. Così – spiega Tomori – possiamo controllare di più la partita. L’idea è di dare una base solida alla squadra da cui costruire ed essere affidabile con il pallone»
Sui clean sheet: «Da quando sono al Milan la squadra ha fatto più clean sheet con me in campo? Non lo sapevo. E’ un bel dato. Poi però penso a quando abbiamo subito gol stupidi o ci sono spenti per un secondo. Pensare al fatto che quando sono in campo ci sono più clean sheet è bello, è quello che voglio. Anche il dato sui ‘tiri respinti’ mi rende felice. C’è sempre spazio – afferma Tomori – per migliorare, ma sono contento di questi numeri»
La squadra gioca molto il pallone da dietro…: «Sì, penso sia legato all’essere alla base del gioco della squadra, essere al centro dove spesso passa il pallone, essere affidabile con il pallone e aiutare la squadra a spingere in avanti. Aiutare la squadra nella costruzione e nell’avanzare. Si tratta di essere affidabile in possesso, usare bene il pallone, prendendo le decisioni giuste. Credo che ciò ci aiuti a portare il pallone in avanti e a mettere in posizione di fare la differenza i giocatori più decisivi in attacco»
Come ti trovi con i tuoi compagni? «È qualcosa su cui lavoriamo in allenamento, specialmente sulla fascia sinistra con Theo e Leao. Devo – Tomori continua – avere la capacità di capire quando loro partono o quando Theo si sposta al centro e ho spazio. Lavoriamo sulla comprensione degli spazi, dipende anche dagli avversari. Come contro il Torino che lavora uno contro uno a tutto campo, Theo si accentra e io ho avuto la possibilità di aprirmi sulla sinistra e scappare alla marcatura dell’attaccante»
Il tuo primo gol in Serie A è ad altezza Cristiano Ronaldo…: «Contro la Juventus ho realizzato la prima rete con il Milan ed è stato un momento pieno di orgoglio. Dopo qualche giorno ho visto che tutti parlavano di come avessi saltato più in alto di Cristiano Ronaldo (gol di testa contro la Sampdoria). Se mi sento più superumano di lui? Cristiano ha tanti record e non segnerò mai il numero delle reti da lui realizzate, in questo aspetto è sicuramente più superumano di me. Ma in questo salto sono riuscito a fare meglio di lui. Forse un giorno riuscirò a fare meglio, è un mio obiettivo… Ma per adesso mi tengo questo record»
Quali sono i tuoi obiettivi futuri? «Voglio vincere trofei giocando per il Milan. Conosciamo la storia del club ed abbiamo scritto una prima pagina con lo Scudetto ed ora abbiamo una squadra capace di vincere ancora. Devo migliorare, non solo per me stesso ma anche per la squadra»