I rossoneri potrebbero incassare 40 milioni di euro
Tentare di arrivare fino alla fine dell’Europa League e alzare la coppa, il 22 maggio a Dublino, farebbe più ricco il Milan. In bacheca (perché sarebbe il 19o trofeo internazionale, l’unico mai vinto nella storia del club) e nelle casse. Non siamo ai livelli dei premi Champions – che l’anno scorso, con i rossoneri semifinalisti, portarono quasi 130 milioni e che in questa stagione ne hanno garantiti circa 65 per la sola fase a gironi – ma la cifra avrebbe comunque il suo perché: siamo sull’ordine dei 40 milioni, un’ottima base per finanziare l’acquisto del nuovo centravanti l’estate prossima. Tutti soldi che, scrive la Gazzetta dello Sport, potrebbero essere investiti nel calciomercato.
L’Europa League ha visto un aumento dei premi distribuiti ai club dopo il cambio di format voluto a partire dal 2021. Sebbene rimangano cifre nettamente inferiori alla Champions League, gli introiti garantiti dall’Europa League sono entrate preziose per i club. La vincitrice dell’Europa League incassa un bonus di 4 milioni di euro che va a sommarsi ai 4,6 milioni ricevuti per la partecipazione alla finale. Considerano l’intero cammino nella competizione il ricavo totale da premi può sfiorare i 25 milioni di euro. Il market pool si sviluppa in base al valore proporzionale di ciascun mercato televisivo rappresentato dai club partecipanti. Metà del market pool sarà diviso in tante quote rispetto alle federazioni rappresentate. Ogni quota verrà ripartita tra le squadre in base ai risultati. Sommando tutte le voci, quindi, si arriverebbe a una quarantina di milioni. E gli incassi stagionali da coppe europee supererebbero i 100 milioni. L’Europa League quindi vale davvero tanto. Su questo non c’è nessun dubbio. E il Milan lo sa
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