La riflessione di Capello sul Milan
Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport per parlare della situazione dei rossoneri e dell’Europa League. Ecco le sue parole:
Milan e Atalanta? Che percentuali di passaggio del turno diamo? «Per l’Atalanta direi un 55 per cento. Per il Milan almeno un 60. Anche se…».
Prego. «Il Milan è un rebus: ha potenzialità da grande, ma non sai mai quale squadra scenderà in campo. Ci sono due Milan: quello sicuro, dominante e attento che ha battuto 3-0 il Rennes a San Siro e quello incerto e vulnerabile che ha preso tre gol in Francia».
Franco Baresi ha avvisato: «Creiamo tanto, ma subiamo troppo ». Lo Slavia non sarà il Liverpool, ma nel girone ha segnato 17 reti, le stesse dei Reds nel loro gruppo…
«E può diventare pericoloso se il Milan non troverà l’equilibrio che gli manca. Le squadre che subiscono pochi gol, oltre ad avere grandi difensori, hanno un grande equilibrio tattico: i rossoneri a volte sembrano troppo esposti in avanti, il centrocampo fatica e la difesa va in sofferenza».
Pioli sembra soffrire la gestione del doppio impegno. E prima dell’andata con i cechi ci sono Atalanta e Lazio. «Io dico solo una cosa: il turnover può funzionare anche durante la partita. Cambiare 5-6 giocatori dall’inizio è un rischio, ruotare nei 90 minuti invece…».
L’Atalanta ritroverà lo Sporting, già battuto a Lisbona nel girone. «Lo Sporting, però, da allora è cresciuto molto: in campionato è al comando e, in generale, affrontare una portoghese non è mai semplice. Hanno tecnica e qualità. Va detto che anche l’Atalanta è salita a un livello decisamente superiore rispetto alla prima fase di Europa League: gioca sempre a un’intensità molto alta. Gli avversari spesso devono adattarsi, non è facile».
A sentirla parlare, Gasperini sembra uno dei favoriti per la vittoria finale. È così? «Io ho l’impressione che l’Atalanta sia la squadra italiana più strutturata. È continua, non ha cali, ha giocatori in salute. Milan e Roma, pur essendo squadre ricche di talento, vivono soprattutto di fiammate».
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