Dichiarazioni
Squeri: «Stadio? Interesse Milan serio: entro fine marzo definiremo l’Accordo di programma»
Intervistato ai microfoni del quotidiano “Il Foglio“, Francesco Squeri, sindaco di San Donato Francesco, ha parlato nuovamente del tema nuovo stadio. Di seguito, le sue affermazioni:
«Non farei paragoni, perché Metanopoli ha significato la nascita di una nuova comunità formata da gente che veniva dal sud. Oggi abbiamo l’opportunità di sfruttare un brand di livello mondiale, un’occasione di crescita straordinaria grazie a uno stadio tra i più belli del mondo che fungerebbe da calamita per i turisti»
Il calcio come strumento per trasformare un comune periferico di un’area metropolitana in un nome conosciuto dai tifosi di tutto il mondo: «La visibilità sarebbe enorme e cambierebbe il nostro modello di sviluppo che sfrutterebbe un binomio formidabile: una della società sportive più importanti d’Italia e il più grande gruppo industriale del nostro paese, l’Eni»
Gli ostacoli sono tanti, dai cittadini alle contrapposizioni politiche delle quali il sindaco è poco preoccupato: «Diversi miei predecessori erano favorevoli, quanto ai cittadini bisognerà spiegare i contenuti di questa operazione, potrebbe esserci anche un referendum: ma consultivo non abrogativo»
Sul gap infrastrutturale: «Pensiamo a 6-7 mila posti auto di cui 3.500 collocati sotto lo stadio: di più sarebbe un problema, bisogna puntare sulla mobilità dolce, le ciclabili e il potenziamento del trasporto pubblico aumentando le corse della M3 e istituendo bus navetta per lo stadio. Va – spiega Squeri – poi adeguato il servizio ferroviario, oggi San Donato è solo una breve fermata della Milano-Bologna»
Successivamente Squeri ha parlato del tema sicurezza e del sindaco Sala
Sulla questione legata alla sicurezza: «Penso a convenzioni con i comuni confinanti e al contributo che il Milan potrà dare in quanto titolare dell’impianto”. Basterà per reggere l’ondata di 70 mila persone, più del doppio dei residenti dei San Donato? “Tra partite e concerti gli eventi saranno 40-45 l’anno, il complesso intorno allo stadio composto dal museo del Milan, negozi e ristoranti porterà non più di 1.000-2.000 persone»
Sala ha giocato una carta pesante offrendo San Siro gratis, Squeri consapevole che il Milan potrebbe cambiare idea: «Non sono obbligati a venire qui, sappiano che in ogni momento potrebbero abbandonare il progetto. Posso dire di avere riscontrato un interesse serio, non ho percepito intenti strumentali. Entro fine marzo arriveremo a definire l’Accordo di programma e sarà più chiara qual è la scelta del Milan»