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Qui Milan, quale futuro per San Siro? Tutte le ipotesi
Il Comune spera nel quarto anello, ma comunque non verrà abbattuto
Giuseppe Sala stringe il modellino di San Siro. L’acquisto dei terreni di San Donato da parte del Milan sembra chiudere la porta legata ai rossoneri. I piani alti di Palazzo Marino ne hanno preso atto senza battere ciglio, dribblando il concetto di sorpresa. Tradotto: se l’aspettavano, anche se ovviamente la speranza di poter trattenere almeno l’Inter resta intatta. Cardinale, intanto, ha falciato l’ottimismo quando ha afferrato la penna per tratteggiare in fretta e furia la strada del Milan. Lo evidenzia l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Tutto è ancora in bilico.
La realizzazione del quarto anello si otterrebbe con la demolizione della fascia più alta delle gradinate del primo anello. La capienza dello stadio si attesterebbe così intorno ai 70mila posti ai quali si aggiungerebbero i 5mila posti interni. La cosa favorevole sia all’Inter che al Milan è che non dovranno trasferirsi durante i lavori andando a giocare altrove ma potranno continuare ad utilizzare San Siro mentre al suo interno si procederà alla ristrutturazione un pezzo alla volta. A fine gennaio in Comune è stato presentato il piano di ristrutturazione dello stadio elaborato dallo studio Arco Associati. Il capo progetto è l’architetto Giulio Fenyves. Parliamo di una semplice proposta, ovvero uno studio preliminare «per la conservazione, la rivalutazione e la trasformazione in Experience Stadium» di San Siro. Un tentativo concreto per cercare di portare dalla propria parte Inter e Milan. Diverse le curiosità previste, come ad esempio lo stadio illuminato a seconda dei colori della squadra di casa o il cambio dei seggiolini. Il progetto prevede anche la costruzione di un quarto anello, posto in corrispondenza della parte superiore dell’attuale primo anello.
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