Notizie
Da Napoli: “Napoli-Milan significa tutto”
L’ex di turno parla del big match in programma il 2 aprile al Maradona
Fernando De Napoli, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, durante la quale ha parlato di Napoli-Milan. Ecco le parole del doppio ex della sfida:
Napoli-Milan in tre atti: cosa vuol dire?
“Tutto e nulla. Spalletti e Pioli si conoscono, non possono e non vogliono nascondersi. Uno vuole lo scudetto aritmetico; l’altro non può perdere punti per la Champions. La prima gara peserà psicologicamente, ma sono i rossoneri che hanno da perdere qualcosa, forse la tranquillità per entrare nei quattro. Però sono curioso di vedere cosa succederà”
Il simbolo, non solo tecnico, per lei è un altro.
“Di Lorenzo si stacca per distacco: è cresciuto tatticamente ma soprattutto ha mostrato una personalità che merita la sua fascia da capitano. Serio, taciturno, intelligente, in campo ti dà una enormità di soluzioni e fuori è una figura rassicurante”
Siamo dinnanzi al futuro?
“Il Milan ha fatto benissimo l’anno scorso, lo scudetto se lo è guadagnato anche attraverso la politica societaria. E il Napoli sta cancellando chiunque, con una idea alternativa. D’altro canto, se anche il Bari sta andando bene in B, vuol dire che De Laurentiis ci sa fare, ha fiuto con i suoi collaboratori e si lascia illuminare tecnicamente. Il resto appartiene alle sue capacità”
Il calcio non le manca, ha detto.
“Ma gli sono riconoscente perché ho fatto quello che volevo, mi ha regalato benessere ed emozioni. Ma vado poco allo stadio, preferisco la tv, neanche sempre. Però Napoli-Milan in tre puntate non si può perdere“
La Storia, come si dice, conta?
«Certo che sì, ma fino a un certo punto. Perché il Napoli ha trovato la chimica giusta e certe emozioni le sa combattere con quel senso dello spettacolo che non ha avuto rivali, né in campionato e né in Champions. Ma torniamo alle valutazioni di sempre: guai sentirsi favoriti in situazioni del genere. È un errore che non verrà commesso, ne sono certo, da chi pure sembra sia lasci preferire: per me, 50% e 50%».
Le danno la possibilità di dare un nome da titolare da una parte e dall’altra, ci provi.
«Sarebbe semplice dire Osimhen, Kvara o Lobotka per il Napoli ma io punterei su Anguissa, un giocatore straordinario, che rende semplici le giocate più difficili, che occupa lo spazio, lo nega agli avversari, ruba palloni, attacca. Un leone. Mi ricorda il Desailly di quegli anni. E nel Milan, ovvio che qualcuno penserebbe a Giroud o a Leao o a Theo Hernandez, ma io andrei diritto su Tonali: ha pulizia di calcio, dinamismo, determinazione. Lui e Anguissa sono luce».