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Milan-Sassuolo, continua il momento no di Leao
Il numero dieci rossonero esce tra i fischi del pubblico
Qualche fischio è piovuto sulla testa di Rafael Leao al momento della sostituzione. Il portoghese è stato cambiato a dieci minuti dalla fine nella sfida contro il Sassuolo, con Pioli che ha deciso di inserire Chukwueze. Evidentemente la partita del lusitano non ha soddisfatto il palato dei supporter rossoneri che hanno deciso di non essere troppo clementi con l’attaccante. Niente di plebiscitario, ma un segnale abbastanza chiaro su quello che è un periodo certamente non straordinario per lui.
Da quando Leao è Leao, il 10 della squadra, le treccine simbolo del Milan campione e forza fisica da combinare al talento, i tifosi non avevano osato contraddirlo. Dopo la partita di ieri, di nuovo stanca, svogliata e superficiale, è uscito tra i fischi. Pochi e concentrati in pochi secondi ma percepiti in ogni angolo di San Siro. Dopo un avvio promettente con i tre gol a Roma, Inter e Verona, Leao si è fermato dopo il gol all’Hellas il 23 settembre scorso. E non bastano i tre assist firmati con Lazio (due) e Monza (all’esordiente Simic) per cambiare la situazione. Sempre secondo il quotidiano, il portoghese è diventato tema di discussione negli ultimi giorni a Milanello e dintorni, dove la panchina scottante di Pioli e la costante emergenza infortuni rendono la sfida di sabato a San Siro contro il Sassuolo particolarmente delicata e decisiva. Il fatto che il più talentuoso giocatore della rosa rossonera abbia messo a segno finora lo stesso numero di gol dei nuovi innesti dalla panchina Jovic e Okafor e, soprattutto, di Fikayo Tomori (uno che i gol deve più che altro evitarli) fa riflettere.
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