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Editoriali

Qualcuno salvi il Milan, magari qualche Ibra…

Il diavolo cade a picco col Dortmund, ma a San Siro c’era lo svedese..

Rimane solo una tenue speranza a questo Milan e quella speranza porta il nome di Zlatan Ibrahimovic. Contro il Borussia Dortmund la squadra non ha giocato male a onore del vero, ma alla prima vera difficoltà, vale a dire l’infortunio di Thiaw, si è disunita e sciolta come neve al sole. I tedeschi sono venuti fuori e hanno vinto, senza faticare poi più di tanto. Il percorso europeo del diavolo, complice il pari tra Psg e Newcastle, è in larga parte compromesso. Ma forse non è nemmeno questa la notizia peggiore. I tifosi non hanno più fiducia in Pioli ( la scelta di inserire Krunic in difesa, è destinata a far discutere ancora a lungo) e la squadra sembra che in campo non abbia più una vera guida.

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Chi chiede l’esonero di Pioli rimarrà deluso, visto che la società ha più volte ribadito che il tecnico emiliano rimarrà almeno fino a giugno, quindi fino al termine della stagione. Una stagione che, a pochi giorni da dicembre, sembra già essere giunta al termine. Ma allora in tutto questo, cosa c’entra Ibra? C’entra, eccome! Oggi era a San Siro, ha visto la partita ma soprattutto ha avuto modo di confrontarsi con Gerry Cardinale. Il patron rossonero, vorrebbe affidare allo svedese un ruolo da dirigente. Il Milan riabbraccerebbe Ibra per la terza volta, ma per la prima in assoluto nei panni diversi da quelli del centravanti. Tutti ricordano cosa accadde quando, in quel gennaio 2020, il fuoriclasse tornò al Milan carico di entusiasmo e con ancora tanta voglia di vincere.

In due anni, ha contribuito a riportare il diavolo in Champions League e sul tetto d’Italia, a 39 anni compiuti. Che dietro al 19 scudetto ci fosse anche e soprattutto la sua firma, sono in molti a pensarlo. C’è anche chi sostiene che il merito sia esclusivamente suo e non di Pioli. Affermazione azzardata, forse troppo, ma alla luce dei risultati e delle difficoltà odierne, ci si aggrappa a tutto pur di trovare una spiegazione e eventualmente una soluzione. Lo svedese di nuovo pronto a salvare il diavolo, questa volta dall’altro lato del campo? Presto per dirlo, ma non è da escludere.

Un altro grande milanista, che potrebbe riportare i tifosi rossoneri a riempire San Siro e sognare in grande. Soprattutto, un uomo che farebbe uscire il diavolo da quello che sembra un folle incubo, o meglio una cruda realtà.

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