Dichiarazioni
Sacchi: «Vincere con il bilancio rosso significa rubare»
Al margine della presentazione del suo nuovo libro, Arrigo Sacchi ha affermato ai microfoni di “Sky Sport“:
«Credo nei valori, in un paese che li ha sbagliati. Perché la furbizia non è un valore, se già non è disonesta. Conta solo vincere, l’Unione Europea indica che la corruzione all’interno del continente è al 50% in Italia. Incide moltissimo sulla vita positiva, la nostra vita non è così positiva. Siamo un paese in cui cerchiamo di fare tattica, pochi sono degli strateghi, soprattutto nel calcio. I padri fondatori lo avevano pensato come uno sport di squadra offensivo, noi lo abbiamo trasformato in uno sport individuale e difensivo. Ma sono undici, non sappiamo contare. Cerchiamo di portare via sempre qualcosa. Fare squadra in questo paese? Se metti tre persone fanno tre partiti diversi»
Sul calcio offensivo: «Qualche movimento c’è, si muovono tutti, ma sempre in ritardo. Gli strateghi non sono moltissimi, anche le squadre più piccole cercano di migliorarsi, ma è il paese che non si migliora. E questo cade sul calcio, anche. Arriviamo sempre in ritardo, è un paese che ha illuminato il mondo fino ai romani, dopo sempre meno. Oggi parliamo solo, ogni partito ha cinque o sei correnti interne. Uno per uno è sempre uno. Poco tempo fa sono stato premiato in Croazia, parlando con loro sentivo che tutti la pensavano nello stesso modo. La maggior parte degli allenatori guardano i piedi, le individualità. Io guardavo la testa delle persone, non volevo giocatori già affermati. È un paese dove le squadre sono in rosso, di bilancio, perché sono tattici. E non danno un gioco, cerca di sfruttare l’errore altrui, allora deve mettere un calciatore di grande valore. Aiuta – afferma Sacchi – poco la squadra e poi approfitta dell’errore altrui. Vincere con i bilanci in rosso è rubare»