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Dichiarazioni

Sacchi: “Milan? Fiducioso per il futuro. Bisogna fare i complimenti a Pioli”

Le parole di Sacchi alla Gazzetta dello Sport oggi in edicola

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, ha parlato delle squadre italiane presenti ai quarti di Champions League durante un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni: “Spalletti? Un maestro, uno stratega. Ha compiuto quel salto in avanti per cui da tempo lavorava. A Napoli, grazie anche all’aiuto del club, ha realizzato le sue idee. E il suo Napoli è una squadra che gioca da protagonista, domina il campo, esalta il pubblico. Napoli al top, è merito dell’allenatore? Direi proprio di sì, visto che in estate erano stati ceduti pezzi importanti come Mertens, Insigne e Koulibaly e tutti credevano che il Napoli si fosse indebolito. Invece è accaduto il contrario, perché Spalletti punta sul gioco, sulle forti motivazioni, sullo spirito di gruppo”.

Sul Milan, Pioli? “Pioli è stato uno stratega nella passata stagione, quando ha conquistato uno scudetto che nessuno immaginava possibile. Poi, dopo il trionfo, ha incontrato qualche difficoltà, anche perché la qualità dei singoli non è eccelsa. In Champions, però, ha fornito due ottime prestazioni contro il Tottenham. Ottimismo per il futuro, dunque? Sì, perché i rossoneri sono sulla strada giusta e perché Pioli ha saputo rimettere in piedi una situazione non semplice. Certo, a volte la squadra dovrebbe essere più compatta, ma con il tempo credo che migliorerà. A Londra ha dimostrato una forte personalità”.

Sacchi
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Inter? “Ha sofferto. E non poco. Come sarebbero stati i giudizi sui nerazzurri, oggi, se non ci fossero state le parate di Onana e i salvataggi sulla linea? Inzaghi è un bravo allenatore che si affida alla tattica, e dunque ai singoli. L’Inter ha valori individuali che sono nettamente superiori a quelli di Napoli e Milan, però il valore collettivo la rende inferiore. Io penso che possa fare di più. Inzaghi? mi piacerebbe se fosse più coraggioso, se non schierasse sempre un uomo in più in difesa indebolendo il centrocampo e non consentendo così l’azione di pressing. I giocatori ci sono, chi si può permettere gente come Brozovic o Lukaku in panchina? Ma adesso serve un gioco più offensivo. Inzaghi è bravo, aspetto il suo salto di qualità”

Infine, Arrigo Sacchi ha parlato così di Carlo Ancelotti: “Carlo è un fenomeno. Io lo considero un professore. Del calcio conosce tutto perché ha vissuto tantissime esperienze, ha lavorato con tanti tecnici e con tanti giocatori: non ci sono segreti per lui. Sa gestire perfettamente le situazioni sul campo e nello spogliatoio. Per lui, ormai, non riesco più a trovare aggettivi. Lo descrivo così: un bravo allenatore, bravissimo, ma prima ancora una bravissima persona che ama il suo lavoro. Il Real Madrid, come tutte le sue squadre, ha un’identità precisa, uno stile, un gioco. Questo è il massimo risultato che un allenatore possa raggiungere. E Carlo ci è riuscito in tutti i Paesi d’Europa, mica semplice”.

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