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Lecce-Milan, la moviola della Gazzetta: quante polemiche!
Tanti gli episodi arbitrali che fanno discutere
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi analizza tutti gli episodi arbitrali di Lecce-Milan, un match durante il quale le polemiche non sono mancate. Coerente nel primo tempo, Abisso crolla nella ripresa. Niente rigori (Baschirotto-Giroud e Thiaw-Strefezza), fischia ma non ammonisce (ma Pobega su Pongracic è al limite). Poi, la ripresa e il finale pieno di pasticci. Nel 2-2 il Milan lamenta un fallo su Theo: contrasto di gioco con contatto, il Var non interviene perché cambia il possesso e quindi nasce una nuova azione. Al 93’, Giroud denuncia un effettivo “mani” di Pongracic (mano destra) nell’abbracciare il milanista: Abisso non vede, poi Giroud dice qualcosa che porta al rosso diretto. Sul 3-2 annullato, altra “svista” di Abisso: pestone casuale ad inizio azione di Piccoli a Thiaw che si rialza; il Var richiama l’arbitro: se l’azione che porta al gol è viziata da un fallo (oltretutto dell’uomo che il gol lo segna), la linea è quella di annullare. Dubbi su un tocco lieve col braccio sinistro in area-Lecce di Banda.
Il 2-3 “rischiato” è comunque la cifra dello psicodramma rossonero. Abisso va in confusione, vero, però Giroud perde la testa come un ragazzino, beccando in pochi secondi un “giallo” e un “rosso” per proteste, compromettendo almeno le due prossime partite. Per poco anche questa: subito dopo, Piccoli s’inventa il gol più bello e voluto che ci sia. Il colpo a Thiaw giustifica l’annullamento? Alle moviole l’ardua sentenza. Al Lecce un misto di rabbia ed euforia, una lezione per le prossime sfide da affrontare diversamente. E al Milan tanto su cui riflettere.
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