Dichiarazioni
Ronaldinho: «Leao un giocatore che incanta. Genera spettacolo»
Intervistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport“, Ronaldinho, ex Milan e PSG, ha parlato della sfida di Champions League tra le due compagini. Di seguito, le sue affermazioni:
«Mi aspetto una partita magnifica e spero di poter essere allo stadio, tanto all’andata come al ritorno. Perché sono due club che porto nel cuore, due squadre nelle quali ho giocato e due posti dove sono stato molto felice»
Sul PSG: «Il PSG è stata la mia prima squadra in Europa, arrivai dal Gremio quando avevo 21 anni, l’accoglienza fu fantastica, mi trattarono benissimo e dopo la prima stagione andai al Mondiale tornando da Campione del mondo»
Sull’approdo al Milan: «Sono stato benissimo. Con compagni spettacolari: Kakà, Pato, Thiago Silva, Seedorf, Beckham, Shevchenko, Pirlo, Gattuso, Ambrosini, Inzaghi… E poi Robinho e Ibrahimovic, una collezione di stelle. Lo scudetto vinto in rossonero lo sento mio anche se – continua Ronaldinho – non ho finito la stagione a Milano per tornare in Brasile»
Sul futuro stadio: «Detto che immagino si costruirà un grandissimo impianto e che posso comprendere le ragioni del cambio, io mi metto tra i nostalgici, e penso che siamo in tanti in questo partito»
Sulla gara: «Due grandissime squadre, piene di storia e con un presente brillante, con tanti magnifici giocatori da entrambe le parti, per tutte queste ragioni mi aspetto due super sfide»
Su Leao: «Il numero 10 sulle spalle di Leao? Sono quelle giuste per portare quel numero. Un giocatore che mi ‘encanta’, e aggiungo che il mio pensiero dovrebbe essere condiviso da tutti quelli che amano il calcio perché il modo di giocare di Rafa mette d’accordo chiunque, genera consenso universale a base di spettacolo. Può fare la differenza e mi auguro che faccia una grande partita»
Sul girone: «Il Milan con Newcastle e Borussia Dortmund ha fatto due belle partite ma non ha trovato il gol, ora è obbligato a sbloccarsi e non è semplice farlo contro il PSG. I francesi dopo un inizio complicato per il cambio radicale in uomini, tattica e metodologia derivato dallo sbarco di Luis Enrique mi sembrano in crescita»
Un pronostico: «Non me lo chieda, ho il cuore diviso e mi sembra una scusa più che valida per togliermi d’impaccio»