Intervistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport”, Benjamin Pavard ha parlato del suo arrivo a Milano e degli avversari/connazionali Olivier Giroud e Theo Hernandez. Di seguito, le sue affermazioni:
“Milano la conoscevo un po’ e mi piaceva già. Da voi si mangia bene, anche se ho poco tempo per i ristoranti. Per ora vivo in hotel. Giroud e Theo mi hanno dato qualche consiglio: sono amici, ma non quando arriva il derby…”
Sul derby: “Bellissimo: quando ho visto i fumogeni, i nostri tifosi che sbattevano i pugni sui vetri del nostro pullman per caricarci, i cori in un San Siro pieno, avevo i brividi. Gioco a calcio per questo genere di emozioni. A me piace il pubblico caldo, perché anch’io sono così: con i tifosi ci capiremo”
Sulla parata di Giroud contro il Genoa: “In realtà speravo che il Genoa alla fine segnasse. Ha fatto una bella uscita, magari lo mettono in porta anche in Nazionale”
Sui suoi idoli: “Sono tanti. Da Laurent Blanc a Walter Samuel, e più in generale le leggende da Paolo Maldini a Lilian Thuram. Sono tutti fonte di ispirazione: ho 27 anni e posso migliorarmi e imparare molto. All’Inter posso realizzarmi”
Sugli obiettivi: “Sono venuto qui per mettere la seconda stella sulla maglia e restituire ai tifosi l’affetto che mi hanno dato fin da prima che firmassi, con i tanti messaggi che ho ricevuto sui social. Si meritano grandi trofei. Le rivali non mancano: Milan, Napoli, Juventus, Lazio, Fiorentina. Ma la stagione è lunga. Anche per questo non ho esagerato troppo con Giroud e Theo dopo il derby stravinto. Casomai mi rifaccio alla fine, se vinciamo il campionato. La Champions League? Tutto è possibile, ma – conclude Pavard – bisogna pensare a noi stessi, focalizzarsi sul nostro gioco e continuare a lavorare duro”
