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Milan-Lazio, le pagelle: Gimenez “Casper”, male la “Theao”
Il Milan perde definitivamente il treno Champions League cadendo a San Siro al cospetto della Lazio di Marco Baroni. Apre le marcature Zaccagni nella prima frazione, poi i rossoneri reagiscono a 5 dalla fine con il gol di Chukwueze in 10 contro 11 dopo l’espulsione di Pavlovic, poi la beffa al 94esimo siglata Pedro su calcio di rigore.
MAIGNAN 5,5: fa il possibile nel primo tempo per tenere a galla i rossoneri, aprendo il gambone per respingere la conclusione di Dia in uno contro uno. Forse poteva fare di più sulla conclusione di Marusic che ha portato al vantaggio di Zaccagni. Non può smaterializzarsi sul rigore concesso a Isaksen, ma risulta l’episodio decisivo di una partita maledetta. MALEDIZIONE.
JIMENEZ 5,5: fa quel che può considerando che dalle sue parti navigano Tavares e Zaccagni. Decisamente meno timido di Pulisic in fase offensiva, cerca di creare scompiglio, ma nulla di fatto. Dal 45esimo WALKER 6: prova a metterci tutta l’esperienza a sua disposizione, ma predicare nel deserto è un mestiere difficile anche per lui. SACRIFICATO.
GABBIA 5,5: nel primo tempo i tagli di Dia e Isaksen lo disorientano non poco. Meno sicuro del dirimpettaio, ma almeno resta in campo fino al fischio finale. STORDITO. Dal 83esimo JOVIC: S.V.
PAVLOVIC 5: arcigno, autoritario e anche preciso nei passaggi. Nell’uno contro uno è semplicemente invalicabile, tiene a galla la baracca su situazioni spinose. Sembra il migliore in campo, fino a quando Isaksen viene lanciato verso Maignan e il serbo lo stende in scivolata, prendendo il rosso per DOGSO. Esce dal campo con una standing ovation, perché nonostante tutto rappresenta, almeno in questo momento, l’anima di una squadra morta. HIGHLANDER.
HERNANDEZ 5,5: manca la spinta della “Theao” per tutta la partita, Isaksen fa quel che vuole in zona offensiva. Continua a latitare il vero Theo. CHI L’HA VISTO?

FOFANA 5,5: partita insipida del centrocampista francese, il quale non è il solito prezioso recupera-palloni rossonero e nel duello assieme a Musah con Guendouzi e Rovella vincono di gran lunga i secondi. Dal 70esimo THIAW: S.V.
MUSAH 5: Rischia grosso nei primi 10 minuti quando perde palla da ultimo uomo e lancia di fatto Dia verso Maignan, ma è bravo a recuperare alla sua sbavatura. Non offende, non difende e Conceicao decide di tirarlo dopo nemmeno una frazione di gioco. PUNITO. Dal 37esimo JOAO FELIX 5: il suo mister decide di mandarlo in campo subito per avere più presenza offensiva e meno sostanza a centrocampo. Risultato? Solo il secondo. INCONCLUDENTE.
PULISIC 5: è semplicemente il lontano parente dello sfavillante esterno statunitense visto con Fonseca. Dalle sue parti il cliente è scomodo (Tavares), ma vedendo con che volontà Jimenez stia provando a destreggiarsi contro il portoghese, ci si aspetta quantomeno provarci. Al 55esimo Joao Felix gli mette sul piatto d’argento la palla dell’1-1, lui la manda alta a nemmeno tre metri dalla porta. CONTROFIGURA. Dal 70esimo CHUKWUEZE 6,5: voto meritato solo per il gol, bravo ad anticipare Tavares in area di rigore e svettare per illudere il Milan nel momentaneo 1-1. GOLEADOR.
REIJNDERS 5: tanti palloni persi, pochi quelli giocati con qualità. In questa partita serviva il giocatore tra le linee che facesse saltare il banco a Rovella e Guendouzi, ma l’olandese ha fallito. RIMANDATO.
LEAO 5,5: un voto in più solo per l’assist che ha illuso il diavolo di poter uscire da San Siro con almeno un punto in tasca. Per il resto poca voglia, poca qualità, poca convinzione. SVOGLIATO
GIMENEZ 4,5: pochi palloni giocabili per il centravanti messicano che gioca male anche quelli a sua disposizione. Non riesce a giocare di sponda e manca agganci importanti sui possibili assist dei compagni. SCARICO.
ALL. CONCEIÇAO 4: in un clima di durissima contestazione, serviva una partita con attributi e il Milan tutto ha dimostrato, tranne che gli attributi. Impostare il piano partita più guardingo con Musah da mezz’ala e Reijnders tra le linee, per poi rimangiare tutto nel giro di 37 minuti e inserire Joao Felix è una mossa che fa intendere poca convinzione nelle proprie idee. CONFUSO.
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