Mauro Russo, ex capo ultras interista anni Ottanta, era socio dell’ex bandiera del Milan e dell’attaccante nerazzurro
A ex capo ultras interista negli anni Ottanta ai domiciliari il passo è breve. E’ la storia di Mauro Russo che, dopo aver preso i parcheggi di San Siro insieme a Gherardo Zaccagni, puntava già su quelli dell’Ippodromo. Stando a quanto riferisce il ‘Corriere della Sera‘, anche grazie al pagamento di mazzette i pm dell’Antimafia Paolo Storari e Sara Ombra hanno portato in carcere inquepersone e due ai domiciliari (tra cui Russo) per estorsione, usura e false fatture.
Soldi, spiega il quotidiano, che Zaccagni avrebbe pagato a un ignoto funzionario della società che gestisce gli impianti dell’ippica. Russo era socio dell’ex capitano del Milan Paolo Maldini e del bomber Christian Vieri nel marchio d’abbigliamento ‘Sweet Years’ e si vantava d’essere l’inventore del business. Inoltre, era socio ombra di Zaccagni al quale l’imprenditore elargiva soldi sottobanco in buste con la scritta ‘K’ perché lo soprannominava ‘Komandante’. Per il gip Domenico Santoro, Russo è stato l’artefice dell’estorsione continua degli ultrà interisti a Zaccagni.
