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Dichiarazioni

Ibrahimovic post Milan-Feyenoord: «Seconda ammozione esagerata su Theo. Ci siamo ammazzati da soli»

Le affermazioni del dirigente svedese nel post partita

Intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport’, Zlatan Ibrahimovic parla nel post partita di di Milan-Feyenoord, match terminato per 1-1 (2-1 totale) e che sancisce l’eliminazione dei rossoneri in Champions League. Di seguito, le affermazioni di Ibrahimovic: «Siamo delusi e arrabbiati. Penso che è mancata maturità: vinci 1-0 e continui a giocare. Sul secondo giallo a Theo l’arbitro è stato duro: per simulazione in una partita così, dai almeno un avvertimento. È cambiata la partita. Adesso l’importante è rimanere gruppo e pensare al campionato: soffriamo questa notte e da domani prepararsi al prossimo obiettivo».

Cosa si poteva fare di più nei 180 minuti? «Si poteva fare tanto di più. Dopo le partite si possono dire tante cose. Oggi con un po’ di fortuna potevamo fare 2-0 nel primo e abbiamo iniziato bene il secondo. Poi la partita è cambiata»

Su Theo Hernandez: «Queste situazioni quando succedono non si può dire se è giusto o meno. Non penso che Theo fa l’attore, gioca il suo gioco e prova a fare il meglio possibile. Queste cose succedono in campo, non è che lo cerca»

Siete arrabbiati con l’arbitro o con Theo? «Siamo arrabbiati con noi stessi: noi abbiamo perso e l’avversario è stato più forte. Ci siamo ammazzati da soli. Non siamo arrabbiati con l’arbitro. È colpa nostra, non ci sono scuse o lamentazioni. Dobbiamo guardarci allo specchio e vedere cosa abbiamo sbagliato»

Come mai così tante espulsioni? «Sono situazioni che succedono in campo. A Empoli abbiamo preso un espulso che non era giusto e c’era un rosso contro… Succedono queste situazioni, non possiamo controllarle prima. Dobbiamo – afferma Ibrahimovic – essere sereni, controllati e concentrati in campo»

Cosa ti può soddisfare e dove si poteva fare meglio? «Oggi è una delusione, la Champions era un obiettivo. Prima dell’inizio del campionato volevamo vincere il campionato. La Supercoppa l’abbiamo vinta, manca la Coppa Italia: la storia del club è puntare questi trofei. Poi durante la stagione non vanno le cose sempre come hai pensato. Non eravamo contenti e a gennaio abbiamo fatto queste mosse per migliorare: però non c’è garanzia. Voglio vedere un Milan dominante, da Milan. Quando sono arrivato 4 o 5 anni fa non era il Milan che tutti erano abituati e poi da lì si è cresciuti»

La squadra dello scudetto troppo smantellata? «Io ho smesso, ho 42 anni… Ho giocato in quella squadra e posso dire che questa squadra di oggi ha più possibilità di vincere: è il doppio più forte. Abbiamo vinto con quella squadra ma questa come qualità è meglio»

Ibrahimovic
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